Produzione: Marta Donzelli, Gregorio Paonessa
Regia: Fabrizio Ferraro
Attrici: Chiara Caselli, Denise Tantucci, Caterina Gueli
Attori: Giovanni Ludeno, Fabrizio Rongione, Freddy Paul Grunert
Compositore: Fabrizio Ferraro, Simone Frati
Scenografia: Sebastian Vögler
Costumi: Daria Calvelli
Acconciatura: Nina Labus
Trucco: Nina Labus
Fotografia: Fabrizio Ferraro
Montaggio: Fabrizio Ferraro
Prod: VIVO FILM, con RAI CINEMA
Una ragazza, legata e a volte bendata, viene interrogata insistentemente dai due funzionari di un Apparato repressivo che vogliono da lei informazioni sui suoi presunti complici nell’intento dissidente. Non sappiamo se la ragazza faccia effettivamente parte di quel governo, ma una voce fuori campo ripete, probabilmente a lei, le istruzioni su come comportarsi nell’eventualità di essere catturati: non destare sospetti, non rivelare nulla sulle operazioni in atto, osservare i dettagli del proprio ambiente circostante, individuare l’inquisitore più debole, cercare una via di fuga. Le punizioni dell’Apparato, per chi non è collaborativo, sono rastrellamenti, deportazioni e regolamenti di conti. Uno degli inquisitori è anche l’infermiere di un personaggio invalido e potente. Una donna, probabilmente quella la cui voce fuori campo fornisce istruzioni di fuga, si aggira per le campagne che circondano una Roma disabitata, spoglia e lugubre. E nella caccia fra il gatto e il topo non si è mai certi su chi sia preda e chi predatore.
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