Flessione dello 0,2% per il fatturato dell’industria a giugno, la prima contrazione dopo cinque mesi consecutivi di crescita. Le stime diffuse dall’Istat indicano che a giugno il fatturato su base annua mostra un aumento del 18%. Nel mese in esame il fatturato sul mercato interno registra un calo dello 0,3% mentre su quello estero la flessione è limitata allo 0,1%.

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a giugno gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per l’energia (+3,4%) e per i beni di consumo (+0,5%) mentre si registrano flessioni per i beni strumentali (-1,7%) e per i beni intermedi (-0,6%). Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario, sempre guardando i raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi su base annua per l’energia (+68,4%), per i beni intermedi (+23,0%) e per i beni di consumo (+14,4%), più contenuti per i beni strumentali (+5,1%). Tutti i settori di attività economica mostrano una crescita in termini tendenziali, ad eccezione dei mezzi di trasporto. Con riferimento al settore manifatturiero, a giugno si stima che l’indice destagionalizzato del fatturato in volume registri un calo in termini congiunturali (-1,6%). Corretto per gli effetti di calendario, il volume del fatturato per il comparto manifatturiero cresce in termini tendenziali dell’1,6%, registrando un incremento molto più contenuto di quello in valore (+17,3%).

Nel secondo trimestre 2022 l’indice destagionalizzato del fatturato dei servizi cresce del 3,5% rispetto al trimestre precedente; l’indice generale grezzo registra un aumento, nel confronto annuo, del 17,0%, si tratta del sesto trimestre consecutivo in crescita. Il livello complessivo dell’indice nel secondo trimestre dell’anno “è ben superiore a quello pre-pandemico del quarto trimestre 2019, tuttavia si evidenziano forti differenziazioni settoriali”. I maggiori incrementi si registrano nel settore del magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti (+36,1%) e del commercio all’ingrosso (+26,0%). Il commercio di autoveicoli, invece, è diminuito nello stesso periodo del 15,4%. Ancora sotto il livello pre pandemico il settore delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (-4,5%).

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