Un centinaio di piccole imprese coinvolte, con importanti ricadute sull’economia, con l’obiettivo di rendere più leggeri i costi energetici ed introdurre l’uso di tecnologie “pulite” nella gestione aziendale. Tutto ciò, in una terra che rivendica da sempre la propria natura “verde”. È il cuore del progetto, messo a punto dalla CNA Abruzzo per “sostenere la competitività delle imprese attraverso interventi di audit ed efficientamento energetico”: un programma  nato dall’esigenza di ridurre – attraverso l’uso sapiente di tecnologie innovative e fonti rinnovabili – quel consumo medio di energia, da parte delle micro e delle piccole imprese (il 95% del sistema produttivo abruzzese) che ammonta al 55% del totale regionale destinato al mondo dell’impresa.

Il progetto messo a punto dalla CNA Abruzzo – presentato questa mattina alla stampa, nel corso di un incontro cui hanno preso parte, con il presidente e il direttore regionale della CNA, Italo Lupo e Graziano Di Costanzo, anche Gabriele Marchese, responsabile Energia della CNA Abruzzo, e l’ingegner Claudio Bruno, esperto di gestione energetica – mira così all’alleggerimento della bolletta energetica. Come? Attraverso la partecipazione delle singole aziende a gruppi d’acquisto è possibile prendere parte ad aste per l’acquisto di grandi quantitativi di energia, con uno prezzo fortemente scontato (circa il 30%) e un conseguente risparmio per ogni impresa. A questo vanno aggiunti interventi di consulenza, realizzati all’interno delle aziende, con l’obiettivo di rendere più efficienti, sul piano dei consumi, gli impianti, anche attraverso l’installazione di tecnologie “pulite”: come eolico e solare foto-voltaico.  A finanziare questi interventi non è la singola impresa, ma una “Esco” (Energy Service Company): ovvero una società nata proprio con l’obiettivo di recuperare il proprio investimento attraverso il risparmio conseguito sui costi energetici.  Come nel caso della Kairos, la società che partecipa al progetto della CNA Abruzzo.

Interlocutore strategico del progetto è la Regione Abruzzo, cui la CNA chiede di intervenire sostenendo il risparmio energetico delle micro e piccole imprese, anche in ragione del finanziamento concesso solo pochi giorni fa dal ministero dello Sviluppo economico, che ha assegnato all’Abruzzo la somma di 300mila euro: una somma giudicata esigua, ma che l’ente regionale dovrebbe integrare in modo consistente.  A detta della CNA Abruzzo, l’intervento della Regione a favore dell’efficientamento energetico delle imprese, deve servire ad aprire una nuova stagione – in campo urbanistico e di progettazione dei nuovi edifici,  a cominciare da quelli destinati alle attività produttive – che introduca tecnologie per il risparmio energetico, quali bioedilizia e bio-architettura. Realizzando un beneficio diretto all’ambiente nella Regione dei parchi.