Dopo gli interventi del Mnistero delle Finanze per sospendere il pagamento degli oneri tributari, e dell’Autorità dell’Energia, per le bollette, ed i diversi provvedimenti d’ugenza subito emanati dal Governo e dal Dipartimento dalla protezione civile, è stato emanato anche un provvedimento organico (contenuto nel D.L. allegato) che, oltre ad integrare i provvedimenti precedenti, compresa una più completa individuazione dei comuni colpiti dal sisma, fornisce un quadro complessivo di norme, anche finalizzate a definire le modalità della ricostruzione e del ripristino del tessuto sociale e produttivo nelle aree terremotate.

In questo ambito sono state finalmente previste anche norme di tutela delle imprese e dei lavoratori in ambito contributivo, inserite nell’Art. 48 (Proroga e sospensione di termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi, nonché sospensione di termini amministrativi) a cui si rinvia.

Per quel che attiene il settore dell’edilizia, al fine di evitare che la ricostruzione possa trasformarsi in un’occasione ghiotta per il malaffare, si mettono in campo una serie di misure per prevenire indebite infiltrazioni, e si spera, per coinvolgere, per quanto possibile il gracile tessuto produttivo presente nelle aree colpite.

Se occupa il Capo IV che reca DISPOSIZIONI IN MATERIA DI LEGALITÀ E TRASPARENZA (artt. da 30 a 36) dove, tra le altre cose, si introduce (Art. 35 Tutela dei lavoratori) anche, per le imprese “affidatarie o esecutrici delle opere … e di lavori di riparazione o ricostruzione di immobili pubblici danneggiati dal sisma” che hanno “l’obbligo di iscrizione e di versamento degli oneri contributivi presso le Casse edili”.

Peccato che, come già accaduto per il decreto emanato dopo il sisma dell’Aquila, ci si sia dimenticati di citare tra le casse edili a cui le imprese edili dovranno obbligatoriamente iscriversi, le tre casse edili di derivazione della contrattazione dell’artigianato e delle PMI, operanti nel Lazio, nelle Marche ed in Abruzzo (la Cassa Edile Artigiana e della PMI delle Marche – C.ED.A.M., l’Edilcassa del Lazio e l’Edilcassa Abruzzo), che hanno competenza sui territori delle province colpite dal sisma, e che sono riconosciute dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali al pari delle casse di derivazione del contratto industria.

A breve dovrebbe essere assunto, come già avvenuto per il sisma dell’Aquila e per quello dell’Emilia, anche un accordo tra le organizzazioni datoriali a sindacali del settore edile, per sanare, anche ai fini del DURC, le posizioni delle imprese edili colpite dall’ultimo terremoto, che pure si sono trovate, insieme ai propri lavoratori, in forte difficoltà e seguito del tragico evento sismico di agorsto, ed cui va tutta la nostra solidarietà.

 

P.S.

Per completezza d’informazione si segnala che è stato presentato il DDL di conversione (Atto Senato 2567) di cui è già iniziata la discussione, che sul sito del Senato sono reperibili la Nota di lettura – n. 152 (PDF)  ed il Dossier – n. 393 (PDF), mentre sulla GU del 22 ottobre è stata pubblicato un avviso di rettifica del testo del Decreto legge 189