Il Regolamento istitutivo del dispositivo di ripresa e resilienza, il principale strumento di Next generation EU, è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il dispositivo sarà fornito di un bilancio complessivo di 672.5 miliardi di euro che saranno erogati agli Stati membri per sostenerli nella loro ripresa dalla pandemia COVID-19. L’ammontare sarà suddiviso in 312.5 miliardi di euro erogati sotto forma di sovvenzioni e 360 miliardi di euro sotto forma di prestiti. Le risorse dovranno essere spese dagli Stati membri per attuare riforme e mobilitare investimenti (pubblici e privati) nei seguenti settori:

  • transizione verde;
  • trasformazione digitale;
  • crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, compresa la coesione economica, l’occupazione, la produttività, la competitività, la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione e un mercato unico ben funzionante con PMI forti;
  • coesione sociale e territoriale;
  • resilienza sanitaria, economica, sociale e istituzionale, anche al fine di aumentare la capacità di reazione alle crisi e la preparazione alle crisi;
    politiche per la prossima generazione, bambini e giovani, compresa l’istruzione e le competenze.

 

Del volume complessivo, il 37% dovrà essere speso per la transizione verde e il 20% per la trasformazione digitale. Inoltre, il Regolamento stabilisce che il 13 % dell’importo totale assegnato a ciascuno Stato membro sarà messo a disposizione come prefinanziamento, previa approvazione del piano per la ripresa e la resilienza. L’anticipo che l’Italia potrà ottenere è di 20-21 miliardi.

Il regolamento stabilisce le modalità con cui i piani nazionali di ripresa e resilienza saranno giudicati ammissibili e richiede agli Stati membri di includere, nelle proposte che saranno inviate alla Commissione europea per la valutazione e approvazione, una sintesi del processo di consultazione effettuato nella stesura dei piani con le autorità locali e regionali, le parti sociali, le organizzazioni della società civile, le organizzazioni giovanili e altre parti interessate pertinenti.

Per l’Italia, il calcolo delle sovvenzioni prevede la disponibilità di 44,7 miliardi nel 2021 e di 20,7 miliardi nel 2022. A questi si aggiungono i prestiti che il paese può richiedere per integrare le risorse finalizzate alla realizzazione del piano nazionale di ripresa.

Il testo pubblicato è disponibile al LINK.