La Moda rappresenta senza dubbio una delle realtà più importanti dell’economia italiana. All’interno della manifattura il settore è al secondo posto per numero di imprese (16% del totale imprese), al terzo per numero di occupati e, ancora, al terzo per valore dell’export (rispettivamente 12,3% della base occupazionale e 10,5% delle vendite all’estero). Risulta importante in termini di coesione sociale essendo l’unico ambito di attività manifatturiera nel quale oltre la metà dei posti di lavoro è occupato da donne.
Nonostante la sua rilevanza, il perimetro della Moda italiana si è drasticamente ridotto negli ultimi quindici anni sia per numero di imprese sia per numero di occupati. Se da un lato si tratta di un processo fisiologico, derivante dalla progressiva terziarizzazione delle economie; dall’altro non è possibile non rilevare alcune difficoltà specifiche proprie di questo settore emerse prepotentemente nel biennio 2023-2024 quando, superata la fase di ripartenza eccezionale successiva alla pandemia Covid-19, la Moda è incappata in una fase estremamente critica.
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