Il 2024 rappresenta un anno particolare per il ciclo di programmazione della finanza pubblica italiana. Il Documento di Economia e Finanza, presentato al Parlamento nel mese di aprile, conteneva infatti il quadro tendenziale (che traccia l’evoluzione del PIL e dei saldi di finanza pubblica a legislazione vigente) ma non il quadro programmatico (che modifica il quadro tendenziale sulla base delle politiche che il Governo intende realizzare nel corso dell’anno). Tale circostanza trova spiegazione nella transizione verso un nuovo sistema di regole europee (Nuovo Patto di Stabilità e Crescita, NPSC) maggiormente orientato a favorire la crescita economica e, in questo modo, la sostenibilità dei saldi di finanza pubblica.
Il NPSC lascia inalterati i vincoli di Maastricht e prevede per il Paesi UE l’obbligo di presentare un Piano Strutturale di Bilancio a Medio Termine contenente la traiettoria di riferimento della crescita massima consentita per la spesa pubblica netta.
Per il 2024 il PSBMT sostituisce la Nota di Aggiornamento al DEF (NADEF) e contiene dunque il quadro programmatico che l’Italia intende perseguire alla luce degli obblighi previsti dal Nuovo Patto di Stabilità e Crescita.
Nel documento allegato vengono analizzati i contenuti del Nuovo Patto di Stabilità e Crescita e gli obiettivi dell’Italia presentati nel Piano Strutturale di Bilancio a Medio Termine dell’Italia. Questi ultimi sono stati definiti in presenza di un tasso di crescita dell’economia che risulta inferiore rispetto a quelli stimati dalle principali istituzioni economiche e finanziarie. È questa una circostanza da considerare con attenzione per potere esprimere un giudizio di merito sul Disegno di Legge di Bilancio per il 2025.
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