Quando la ricerca mette le ali alle imprese

Da dove vengono gli strumenti che garantiscono la ricerca nei laboratori, se non dallo studio accurato dei materiali e dalla produzione attenta di tanti artigiani e imprese che lavorano fianco a fianco con i ricercatori? Eccolo il connubio che funziona: quello tra ricerca e imprese. Perché è vero che se la ricerca si mette al servizio dell’impresa, l’impresa cresce e si evolve. Ma senza le imprese, la ricerca non avrebbe gli strumenti per portare avanti l’infaticabile e quotidiana attività di sperimentazione. Come quella che avviene ogni giorno nel cuore del Gran Sasso, nei Laboratori Nazionali dell’istituto di fisica nucleare che oggi hanno ospitato l’evento “Il futuro possibile dell’impresa italiana”. Un luogo che porta alla conoscenza fondamentale dell’universo, palcoscenico ideale per il lancio della nuova edizione del Premio Cambiamenti che ha aperto alle candidature delle start up innovative. Lanciato appena tre giorni fa, nelle prime ore ha già raccolto 65 adesioni. Un riconoscimento al coraggio e alla tenacia di tanti aspiranti imprenditori disposti a sognare e a rischiare grazie a un’idea innovativa. Come Massimiliano Falcone, vincitore dell’edizione 2018 del Premio Cambiamenti, oggi presente all’iniziativa. Testimone di come una tazzina da caffè possa essere un oggetto che si può innovare, pesantemente.

“Il giovane imprenditore vuole arrivare a qualcosa di diverso, ma manca la formazione: quella scolastica non è sufficiente e così l’85% del campione intervistato in una nostra indagine deve fare formazione specifica per avere skills che oggi non ha modo di acquisire” ha ricordato Marco Vicentini, presidente nazionale di CNA Giovani Imprenditori. “Chi vuole avviare una start up deve aprire con risorse proprie, perché il credito non c’è, e solo l’1% ha potuto avere accesso a incentivi pubblici. Per superare questo stato di cose, far incontrare università e ricerca con le piccole imprese può essere una risposta” ha concluso Vicentini.

Ma è lo stesso panorama a cambiare col tempo: “Gli startupper innovativi non sono tutti giovani. Oggi più del 43% ha tra i 36 e i 50 anni. Tutti accomunati da forza, motivazione e caparbietà” ha ricordato Massimo Calzoni, coordinatore dei servizi per l’imprenditorialità di Invitalia.

Nel corso della tavola rotonda dal titolo “Trasferimento tecnologico: l’innovazione e il sostegno alla crescita” il responsabile nazionale delle Politiche Industriali CNA, Mario Pagani, ha voluto smontare uno dei luoghi comuni che accompagnano il mondo delle micro e piccole imprese: “Come si può dire che il problema dell’Italia sono le imprese troppo piccole? Oggi il 99,6% del mondo produttivo è costituito da micro e piccole imprese. E allora diventa importante capire con quali strumenti possiamo aiutarle a crescere, in particolare come avvicinare il mondo della ricerca a quello di questa tipologia di impresa. La contrazione degli investimenti nel mondo delle imprese è iniziata dai primi anni di questo millennio e serve un piano a lungo termine per recuperare un gap competitivo fondamentale, non solo per le imprese, ma per l’economia dell’intero Paese” ha aggiunto Pagani.

La vicepresidente nazionale CNA, Stefania Milo, ha ricordato il valore delle reti: “La potenzialità di fare sistema che garantisce CNA è un importante valore aggiunto. Il 25% delle imprese che riescono a fare rete ha più possibilità di strutturarsi e CNA è un partner decisivo. Il Premio Cambiamenti è proprio questo: mettere in rete aziende e contribuire a costruire relazioni. Le nuove imprese sono per CNA una linfa preziosa che arricchisce il servizio e la rappresentanza” ha detto Milo.

Tanti gli interventi e gli stimoli raccolti nel corso della mattinata: “Non avere fretta” ha invitato Falcone. “Bisogna saper aspettare e prepararsi a essere pronti. E attenzione, perché quando c’è l’innovazione, tutti sono pronti a copiare. I finanziatori invitano a bruciare i tempi, ma è invece importante saper attendere il momento giusto”.

A fare gli onori di casa Donato Orlandi, Project Manager di INFN: “Sognare è gratis” è stato il suo incoraggiamento. “E’ a basso costo anche parlarne. Perché non farlo?”

All’iniziativa, moderata da Luca Iaia, responsabile marketing CNA, hanno partecipato Fabio Sferruzzi di Talent Garden, Cino Matacotta, Direttore trasferimento tecnologico INFN e Stefano Fricano, Funzionario Direzione Politica Industriale, Competitività, PMI, Ministero dello Sviluppo Economico.