“È stato certamente importante aver costituito l’assessorato al Mosaico e che questo abbia riunito attorno a un tavolo di confronto le varie anime del mosaico ravennate per condividere idee e proposte. A questo tavolo CNA ha portato la voce delle imprese del settore”.

Ha dichiarato Marcello Monte, presidente CNA comunale di Ravenna, alla notizia della conferma della realizzazione della Biennale del Mosaico nel 2022. Un’edizione, quella di quest’anno, che necessariamente deve porre le basi per il 2023 recuperando la sua naturale cadenza biennale.

“Proprio perché la Biennale del Mosaico è, per Ravenna, un avvenimento importante e con grandi prospettive di crescita, rilanciando la città nel panorama internazionale, i mosaicisti e le mosaiciste associate a CNA di Ravenna hanno presentato all’assessore al Mosaico, Fabio Sbaraglia, un documento per contribuire con idee e proposte per la manifestazione.
La Biennale del Mosaico contemporaneo della città di Ravenna deve essere l’evento che coinvolge e pervade tutta la città in tutti i suoi aspetti: culturali, artistici, artigianali e commerciali. La città diventa così protagonista e palcoscenico dell’evento, in grado di promuoversi e attrarre turisti e visitatori” prosegue Marcello Monte.

Per fare questo la CNA propone di aprire i luoghi più suggestivi ad artisti locali e internazionali: monumenti, musei, chiostri, residenze e giardini privati, spazi simbolo della città che diventano gallerie d’eccezione in cui arte antica e arte contemporanea dialogano. La Confederazione propone, inoltre, che le vetrine delle attività commerciali e artigianali vengano arredate a tema e che si pensi anche a un progetto per rendere vive le vetrine delle attività chiuse.

CNA propone di sviluppare attività e eventi insieme all’amministrazione comunale che, coinvolgendo i vari protagonisti, lascino un segno tangibile nella città, e in particolare:

  • Dal Museo alla Bottega: un’attività dedicata agli aspetti turistici che unisca gli aspetti museali e monumentali con le botteghe di mosaico;
  • Mostra di artigianato artistico a tema con il meglio dell’espressione delle singole “botteghe”;
  • Intervento architettonico-urbanistico o di design per spazi esterni con un progetto scelto attraverso un concorso di idee che coinvolga gli enti formativi ravennati (Accademia di Belle Arti, Liceo artistico Nervi-Severini, Università di Bologna – Campus Ravenna corso Conservazione e restauro) o, in alternativa, studi di architettura o artisti. La realizzazione dell’opera musiva dovrà essere assegnata ad imprese locali con il supporto di studenti degli enti formativi ravennati.
  • Progetti innovativi che possano coniugare le nuove tecnologie, il mondo dell’audiovisivo per proporre novità e essere proiettati nel futuro.
  • Costruire il brand della biennale del mosaico: è importante investire in un’operazione di comunicazione e immagine che diventi riconoscibile nel tempo e crei un marchio che possa essere speso in campagne di marketing della città.
  • Stringere forme di collaborazione con le altre città italiane del mosaico per uno scambio di esperienze, ma anche di progetti artistici e momenti espositivi.
  • Realizzare un momento “off” della biennale dedicato alle imprese nazionali e internazionali che vogliono presentare al pubblico le proprie produzioni. Ravenna diventa così vetrina internazionale del mosaico in tutte le sue declinazioni, dedicata a chi fa impresa in questo settore. Una location per questo evento potrebbe essere la Darsena di città, così da coinvolgere tutta la città e creando un collegamento ideale con il centro cittadino.

Da sottolineare, infine, che si concluderà quest’anno il progetto CNA “La Commedia in bottega” con l’esposizione “Beatrice racconta Dante” che presenterà, in una location di prestigio, le opere delle mosaiciste ravennati e delle artigiane fiorentine associate alla CNA e ispirate alla Divina Commedia.