“La nuova spinta che arriva dall’Unione europea con il pacchetto sull’economia circolare e i rifiuti rappresenta un’occasione importantissima” per riportare questi temi al centro dell’attenzione e” del dibattito, non solo ambientale, ma anche economico”.  Lo si legge nel documento che Rete Imprese Italia ha depositato in commissione Ambiente della Camera, in occasione dell’audizione che si è tenuta oggi sul tema dell’economia circolare e delle direttive rifiuti.

“L’economia circolare – sottolinea – non riguarda esclusivamente la gestione dei rifiuti e gli obiettivi di riciclo, che comunque ne rappresentano una parte importante, ma è un principio che deve trovare sviluppo in un’ottica di sistema che coinvolga complessivamente tutta l’economia”.

“La revisione della normativa europea in tema di rifiuti – prosegue – deve rappresentare l’occasione per recuperare il terreno perso rispetto alle necessità di tutelare l’ambiente, rafforzando il quadro normativo”.

Trasformare gli obiettivi in azioni concrete; evitare che, nel recepire le direttive comunitarie, l’Italia vada oltre le richieste della Ue; eliminare l’eccessivo carico economico e burocratico che si accompagna sovente alle norme e alle procedure ambientali; rendere effettivamente operativo il principio comunitario della gerarchia nella gestione dei rifiuti, favorendo concretamente il riuso e il riciclo; razionalizzare i costi e organizzare modernamente il sistema di raccolta, recupero e riciclo dei rifiuti anche attraverso una più coerente definizione di rifiuto urbano; migliorare l’attuazione del principio di responsabilità estesa del produttore, mediante strutture a filiera perfetta e coinvolgendo in consorzi tutti gli attori della filiera; sono le richieste avanzate da Rete Imprese Italia.

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