Ricerca, sviluppo e innovazione: l’agevolazione è per tutte le imprese

Definiti i criteri per l’accesso al nuovo credito di imposta ‘Ricerca, sviluppo e innovazione’, introdotto dalla legge di bilancio 2020 e parte del “Piano Transizione 4.0”, che sostituisce il credito di imposta previsto dal “Piano Impresa 4.0”.

Le modalità attuative, nell’ambito del processo di ridefinizione degli incentivi 4.0., sono disciplinate dal decreto ministeriale in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

L’agevolazione, rivolta a tutte le imprese indipendentemente da forma giuridica, settore economico, dimensione e regime fiscale, è finalizzata a sostenere gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica, di design e ideazione estetica, realizzati a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.

L’incentivo, concesso con intensità diverse in base all’attività svolta, è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto gli stessi costi, e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, in 3 quote annuali di pari importo.

Nel decreto vengono individuati i criteri tecnici per la classificazione delle attività agevolabili, e gli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica rilevanti per la maggiorazione del credito d’imposta. Lo stesso provvedimento stabilisce, inoltre, i principi e le modalità per la determinazione delle spese ammissibili, nonché le disposizioni in materia di oneri documentali da predisporre da parte delle imprese. 

Per maggiori informazioni, si rinvia alla lettura della scheda di sintesi predisposta dal Dipartimento, consultabile nella sezione incentivi del sito HUB.CNA.