Il tema è quello della definizione di  un quadro di norme tecniche moderno ed omogeneo per l’adeguamento sismico delle costruzioni e la classificazione della vulnerabilità sismica in un contesto europeo

La delegazione italiana del Comitato Europeo delle Regioni è riuscita a vedere approvato all’unanimità nella riunione plenaria un parere che, per la prima volta, vede un organismo europeo deliberare sul tema della riqualificazione sismica. “Una politica europea per la riqualificazione sismica del patrimonio edilizio ed infrastrutturale”.

Questo il messaggio politico del “parere” del Comitato: occorre spostare sempre più attenzioni e risorse dal dopo al prima, è questa la vera svolta per ridurre il rischio da disastri, passando dagli studi agli interventi e sensibilizzando i cittadini al diritto – dovere della prevenzione. È questa una delle nuove sfide che si chiede di avviare con tale parere all’Unione europea e alle politiche di coesione in particolare, per evitare vittime e danni nonché per evitare di spendere risorse solo ‘dopo’ e per la ricostruzione, e non già ‘prima’ per la tutela dei cittadini, della crescita e del grande patrimonio storico e artistico dei Paesi europei.

Serve un Piano di azione europeo per definire un quadro di norme tecniche moderno ed omogeneo in tema di adeguamento sismico delle costruzioni esistenti nonché della definizione di un comune approccio per la classificazione della vulnerabilità sismica e per la chiara esplicitazione dei criteri di priorità, stante la grande quantità di interventi da effettuare.