Affitti brevi a Ferrara

Sono sempre di più i turisti che organizzano viaggi e vacanze fuori dai tradizionali canali dell’ospitalità alberghiera, magari cercando un alloggio in affitto per pochi giorni. Alcuni lo fanno per risparmiare qualcosa, molti perché cercano un’esperienza viva, quotidiana e reale del territorio che vanno a visitare.

A Ferrara, città d’arte tra le più belle d’Italia, il fenomeno è partito un po’ in ritardo ma oggi è evidente: nel 2018 i pernottamenti turistici nelle strutture extra alberghiere sono stati 122mila. Oltre due milioni se si considera l’intera provincia.

Ecco perché la CNA di Ferrara ha deciso di dedicare un convegno di analisi e proposta sul tema degli affitti brevi, una delle forme di ricettività extra alberghiera in maggiore sviluppo: “le piattaforme di sharing economy hanno creato nuove opportunità per una miriade di piccoli proprietari di immobili – spiega Dario Guidi, Presidente di CNA Ferrara Turismo e Commercio – a noi spetta il compito non facile di coordinare e valorizzare questi interessi economici, metterli in rete, integrarli nel sistema turistico territoriale”.

E va sottolineato che tra città d’arte, spiagge dei lidi, ed escursioni nel Parco del Delta del Po, da queste parti il sistema turistico ha un’importanza economica enorme. Lo ha confermato il sindaco neoeletto di Ferrara, Alan Fabbri, che ha aperto il convegno: “la nuova amministrazione intende investire, e molto, sul marketing di qualità del territorio”.

Il convegno era organizzato insieme a insieme a Clean BnB, società che si occupa di gestione degli affitti brevi, e Hospitality News, portale internet dedicato alla ricettività. È stato l’occasione per rilanciare il progetto CNA a Hosting:  “Un progetto che si propone di dare rappresentanza, formazione e servizi al mondo della ricettività extra alberghiera – ha spiegato Linda Veronese, responsabile di CNA Ferrara Turismo e Commercio.

Il convegno ha analizzato le potenzialità del sistema degli affitti brevi da ogni punto di vista: economico, tecnico, normativo. Nella consapevolezza che stiamo giocando una partita molto importante: “Le piattaforme online su cui passa oggi gran parte dell’offerta turistica sono in continua evoluzione – ha detto il Presidente provinciale Davide Bellotti – a noi sta il compito di gestire questa offerta innovativa e inserirla nel contesto dell’offerta turistica territoriale”.

In questo contesto, va bene anche l’istituzione di una banca dati nazionale con tanto di codici alfanumerici per chi affitta ‘brevemente’ a fini turistici: “purché sia uno strumento per semplificare e non per appesantire gli adempimenti burocratici richiesti” conclude Dario Guidi.