Dopo la Commissione Europea, che aveva già rivisto le stime sul PIL italiano, anche la Banca d’Italia e il Fondo Monetario Internazionale fanno sapere che potrebbe a breve giungere una loro decisione in tal senso.

Il ‘bazooka’ della Bce spingerà il Pil ma i livelli di corruzione e criminalità in Italia restano su livelli intollerabili. Sono questi i messaggi più forti lanciati dal Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. 

Secondo il numero uno di Via Nazionale il quantitative easing approvato dall’Eurotower, ovvero il programma di acquisto titoli di Stato da parte della BCE in soccorso delle banche europee, permetterà all’economia italiana di registrare una crescita superiore allo 0,5% nel 2015 (in precedenza era a +0,4%) e all’1,5% nel 2016 (era all’1,2%). Stime che potrebbero essere riviste ulteriormente al rialzo qualora ci saranno “ulteriori variazioni dei tassi di cambio”, dice Visco. Anche il direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale, Carlo Cottarelli, ritiene che l’Fmi potrà rivedere al rialzo le sue stime ad aprile. Visco ha poi fornito un dato più puntuale sulla dimensione del Qe in Italia, manovra che permetterà agli istituti di liberare liquidità in favore delle imprese grazie all’alleggerimento dei portafogli finanziari carichi di titoli di Stato. “Gli acquisti” di bond governativi da parte di Bankitalia su impulso della Bce, ha detto, “potrebbero essere dell’ordine di 130 miliardi”. Un valore più basso rispetto a quanto stimato dagli analisti, che avevano previsto circa 180 miliardi.

Ma al di là della maxi-misura varata da Mario Draghi, il governatore si è detto ancora preoccupato per lo stato di salute del Paese. Oltre ai problemi diffusi in tutta l’unione dove “l’attività produttiva stenta ancora a riprendere” e la disoccupazione “rimane molto elevata”, in Italia destano timori “l’intrusione della corruzione e della criminalità organizzata nel tessuto economico e sociale” che viaggiano ancora “su livelli intollerabili”. Secondo il governatore bisogna quindi “garantire la legalità, anche attraverso una maggiore efficacia dell’amministrazione della giustizia”. L’attenzione va quindi all’azione del Governo che deve proseguire nell’opera riformatrice, necessaria a ridare ossigeno all’economia e a spingere la crescita. Il giudizio complessivo verso il governo Renzi però è positivo. “Nell’insieme – ha detto Visco – le misure sinora introdotte” da Palazzo Chigi “vanno nella giusta direzione” e “i primi due decreti attuativi del Jobs Act hanno ampliato le tutele fornite dai sussidi di disoccupazione e ridotto i costi delle procedure di risoluzione dei rapporti di lavoro e l’incertezza sui loro esiti finali”.

Tratto da Ansa.it

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