Design, ciclismo e sperimentazione. I tecno-artigiani della start up dell’anno
Lei è di Pordenone. Lui di Napoli. Lei è una giornalista. Lui un architetto. Entrambi amano il ciclismo, le imprese (im)possibili, il design e la contaminazione. Dal loro incontro è nata T°Red, l’impresa vincitrice della prima edizione del Premio Cambiamenti, organizzato da CNA, in occasione del suo 70° anniversario. Su 600 contendenti la giuria ha scelto loro come miglior start up dell’anno.
“Ci siamo conosciuti nel 2006 – racconta Romolo Stanco, 44 anni, Presidente di T°Red -. Lei lavorava in una nota rivista di architettura e curava pubblicazioni e mostre internazionali, come la prima al mondo dedicata all’architetto giapponese Toyo Ito. Io collaboravo con diversi enti (CNR, RSE, Politec Valtellina), realizzando progetti di ricerca e sperimentazione architettonica con materiali innovativi, come il primo sui polimeri di legno liquido. Avevamo già collaborato per una mostra, ma fu quando mi chiese se avessi mai progettato dei bagni pubblici, che qualcosa scattò – continua divertito Stanco – era come dire che quello che non si può fare si fa lo stesso. Che per ogni problema la soluzione si trova”. Il primo passo per ogni impresa.
E così nel 2011 nasce e-QBO, un cubo modulare temporaneo, capace di produrre energia per l’equivalente di tre appartamenti. “Il progetto nacque a Milano, all’interno di Idea Smart Cities – spiega Erica Marson, 37 anni, oggi General Manager di T°Red -. e-QBO ha una pelle fotovoltaica, che gli permette di accumulare e rilasciare energia in totale autonomia. All’interno è vuoto e quindi può essere utilizzato come si preferisce: può diventare un bar, un information center, una location per una mostra temporanea. Il primo è stato scelto come Padiglione Italia al World Future Energy Summit di Abu Dhabi e installato anche a Milano, Piacenza e Selinunte. E’ dopo e-QBO, che abbiamo deciso di fondare la nostra start up”.
Nel 2013 nasce così T°Red: i progetti di Erica e Romolo hanno bisogno di una “casa”, un contenitore dove fare prima di tutto ricerca, sperimentazione e creare reti. “Partendo dal prodotto di un’altra start up che produce un motore integrato nel mozzo delle biciclette, la parte centrale della ruota – continua Erica – è nata Bestianera, la prima bici elettrica ibrida sotto i 10 kg, che non sembra una bici elettrica e che si trasforma in una bici da corsa”.
Ma anche lampade, oggetti di design in legno liquido, prodotti che da edizione limitata diventano più accessibili. Il tutto grazie ad un sistema di produzione fatto di reti di piccole imprese, unite tutte dallo stesso criterio: l’artigianalità.
“Oggi in T°Red lavorano dieci persone – spiega Stanco – collaboriamo con realtà come la Philips e in un anno abbiamo quintuplicato il fatturato”.
Cento i telai delle biciclette progettati da Stanco e realizzati da T°Red nel 2016. Oltre a Bestianera, Aracnide, la bici in acciaio più leggera mai realizzata e altri modelli amati da ciclisti, collezionisti e atleti.
“Solo su una cosa siamo intransigenti – conclude Stanco – le soluzioni tecniche. Perché dentro ogni prodotto non c’è solo artigianalità, ma tecnologia, ricerca e sperimentazione”. Perché i veri cambiamenti sono quelli che sanno prendere il meglio dal passato e trasformarlo in futuro.