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Il project management? “E’ un percorso articolato, complesso, ma quotidiano al tempo stesso. Quell’attività umana, quel percorso che conduce da un punto ‘A’ a un punto ‘B’, con una data di partenza e di arrivo dobbiamo farla diventare un’attitudine; con determinate regole e adottando certi comportamenti” così Armando Prunecchi, direttore della Divisione e Sviluppo del Sistema presentando la giornata di formazione dedicata al project management e organizzata da CNA Scuola nell’ambito delle attività dell’Area Sviluppo Competenze di CNA Nazionale per il tramite della Fondazione Ecipa. “Un progetto nasce per durare, ecco perché è molto importante avere un approccio predittivo. Al tempo stesso però il progetto deve essere monitorato per i naturali aggiustamenti e miglioramenti, anche per poterlo replicare” ha aggiunto Prunecchi che ha ribadito come la formazione sia uno dei cardini su cui ha scelto di investire il sistema, “perché crediamo fortemente nello sviluppo delle competenze, per essere sempre più al fianco delle nostre imprese”. “In un periodo di grandi trasformazioni e incertezze rafforzare le competenze è fondamentale per stare sempre più al fianco e sostenere le nostre imprese – ha sottolineato il responsabile nazionale per la Formazione, Giuseppe Vivace-. I temi del project e dell’agile management vanno in questa direzione”.

Nella prima delle dieci lezioni ci si è focalizzati sui fondamenti e sui principi gestionali del project e agile management. A guidare i quadri senior del sistema nel corso della prima giornata, il professor Fabio Nonino, del Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale dell’Università La Sapienza di Roma. La lezione è stato un dialogo aperto e costruttivo sul perché della progettazione e sulla differenza che c’è con l’ideazione dei progetti, senza dimenticare l’importanza di definire obiettivi, strategie e risorse.

Risorse e risultati

Partendo dall’assunto che un progetto, che per essere tale, deve sempre avere  un inizio e una fine, si è affrontato il tema delle risorse, umane e materiali, con esempi concreti di progetti riusciti e altrettanti falliti. Attraverso la storia delle grandi opere, il docente ha condotto la platea a una riflessione su quanto un progetto unico possa essere, o meno, simbolo di efficienza. E ancora, nella definizione di obiettivi e strategie, ha invitato a interrogarsi sul ruolo della rilevanza e del rischio, come della responsabilità di una pianificazione errata nei confronti dei portatori di interesse.

In ogni sistema, dal più semplice al più complesso, il cardine resta sempre il miglioramento della performance e dell’investimento sulla crescita delle risorse umane.

Partecipazione e interesse da parte dei colleghi

La prima giornata di lezione, in presenza, è stata caratterizzata da una viva partecipazione dei colleghi del sistema, che hanno interagito con domande, risposto agli stimoli del docente con riflessioni e aperto la strada agli spunti che saranno affrontati nel corso dei prossimi appuntamenti che avranno ad oggetto la governance e il project portfolio management.