Se vuoi produrre pasta devi parlare italiano

La voglia di mettersi in gioco, il desiderio di realizzare qualcosa di personale, una grande curiosità, tanta passione. È da qui che inizia la storia di Sarp Food Technologies, azienda leader sul mercato mondiale per la produzione di impianti per pasta di tutte le qualità e per il trattamento termico degli alimenti. Ma Giovanni e Stefano Salvalaggio, fondatori di Sarp, una certa spinta imprenditoriale ce l’hanno anche nel sangue. “Se partiamo da lontano, da mio nonno e poi mio padre, un po’ lo siamo sempre stati degli imprenditori”, racconta Giovanni Salvalaggio, che è anche Presidente dell’Unione Meccanica per la CNA della Regione Veneto e Vice Presidente di CNA Padova. “Ho lavorato per 14 anni in un’azienda impegnata nella produzione di impianti e macchine per pasta alimentare, ma non c’era molto feeling con i superiori, anche per via del mio carattere indipendente”, aggiunge Giovanni. “Così, quando sul mercato stava crescendo l’interesse per la pasta fresca e ripiena, ho pensato di mettermi in proprio con mio fratello e un amico”.

Era il 1983 e Sarp partiva come società di fatto, senza dipendenti. Poi nell’86 avviene la trasformazione in società in nome collettivo. I soci diventano due, i fratelli Salvalaggio, perché l’amico abbandona il progetto, e i dipendenti da zero arrivano a tre. Siamo a Castelfranco Veneto, al centro del distretto industriale specializzato nella lavorazione meccanica per le macchine e gli impianti per pasta alimentare. Sono passati più di 30 anni dall’inizio di quella avventura e oggi Sarp è diventata un gioiello dell’innovazione Made in Italy, con più di 40 dipendenti. L’azienda, inoltre, conta più di 180 collaborazioni internazionali, con un progetto di sviluppo che coinvolge più di 40 Paesi. “La mia soddisfazione più grande non è legata a un unico evento, ma alla crescita stessa dell’azienda”, sottolinea l’imprenditore. “Siamo partiti senza soldi, costruendo delle piccole presse per ristoranti. E da lì siamo cresciuti, costruendo macchine sempre un po’ più grandi, fino a veri e propri impianti”.

Sarp è diventata una piccola industria, che ha come clienti anche le grandi aziende e le multinazionali, e ha la capacità di stare sempre al passo con le innovazioni che si presentano nello scenario delle tecnologie alimentari (e non alimentari). L’azienda, che nel 2018 è diventata srl, realizza per il 70% macchine per il trattamento termico dei prodotti alimentari (e non), mentre per il 30% macchinari modellati su misura per la produzione dei vari tipi di pasta, in modo da soddisfare le esigenze di tutti. Da rilevare, in questo caso, che le macchine riescono a produrre più di 200 mila chilogrammi di pasta all’ora. Il fatturato annuo ora si aggira intorno ai 9 milioni di euro ed è per lo più estero, riguardando in primis Germania, Svizzera, Austria e Francia, ma comincia a riscuotere un certo interesse anche il mercato polacco.

I Salvalaggio, infatti, sono stati anche abili a cogliere velocemente le opportunità legate ai processi di internazionalizzazione e globalizzazione. Nel corso degli anni, l’azienda è passata da un modello familiare a un’organizzazione moderna e internazionale, pur restando fedele ai valori originari. Così, oltre al grande stabilimento a Castelfranco Veneto, è stato aperto anche un ufficio commerciale a Toronto, in Canada, per coprire il mercato nordamericano, e un piccolo sito produttivo in Bosnia, per soddisfare le diverse esigenze dei mercati internazionali. Ma il successo di Sarp deriva anche da altri fattori, come spiega Giovanni: “Il nostro punto di forza risiede nel lavorare in modo preciso e rigoroso, per consegnare al cliente macchine che funzionano in maniera ottimale, e il nostro lavoro non termina con la vendita, ma prosegue anche nella fase successiva con l’assistenza e la cura del rapporto con il cliente”.

Non solo. Un ulteriore punto di forza, secondo l’imprenditore, risiede anche nella capacità di trasferire un know how acquisito in 30 anni di attività: “Noi non consegniamo solo una macchina o una linea, ma trasmettiamo anche il nostro know how. Se, ad esempio, il cliente vuole produrre pasta e non l’ha mai fatto, noi gli spieghiamo come e cosa fare, lo aiutiamo a partire, trasferendogli le nostre conoscenze”. Insomma, quella di Sarp è una crescita che si poggia su basi robuste e consolidate, una storia ricca di riconoscimenti italiani e internazionali, a partire dalla fidelizzazione dei clienti. A questo punto, qual è il prossimo obiettivo? Giovanni Salvalaggio non ha alcun dubbio: “Il cambio generazionale. Il passaggio di consegne a figli e nipoti, che è già in atto. Ecco, vederli lavorare per la nostra azienda, vederli crescere sia a livello umano che professionale, grazie alle loro conoscenze e competenze, mi riempie di soddisfazione. E mi rende felice”.