Positivo l’incontro di ieri che CNA Tintolavanderie ha avuto con il dirigente del ministero dello Sviluppo, il dott. Marco Maceroni per affrontare il tema della concorrenza sleale praticata dalle lavanderie self service che, contrariamente da quanto prevede la legge, di fatto erogano ogni tipo servizio, dalla raccolta e consegna a domicilio  alla stiratura, a danno delle lavanderie tradizionali. Un incontro in cui è stato esposto quanto sta accadendo sul mercato e come l’apertura di una lavanderia self service  stia diventando un escamotage per poter avviare l’attività superando  l’obbligo della nomina del responsabile tecnico. Erano presenti il presidente di CNA Servizi alla Comunità, Franco Mingozzi, il portavoce nazionale di CNA Tintolavanderie, Francesco Lopedota e Maurizia D’Agostino, membro di presidenza.

Una situazione che sta esplodendo anche a causa di alcune interpretazioni estensive di alcuni pareri del ministero. Un tema questo che sta impegnando il gruppo dirigente di CNA Tintolavanderie da diverso tempo e che forse ieri  ha compiuto un passo in avanti grazie alla disponibilità del ministero ad un chiarimento normativo e alla possibilità di introdurre, in collaborazione con Unioncamere, un sistema che attivi un ‘alert’ già in fase di presentazione di SCIA.