Servono correttivi al provvedimento sull’equo compenso

“La recente approvazione alla Camera dei Deputati della proposta di legge in materia di equo compenso è sicuramente un segnale significativo di una nuova attenzione delle forze politiche in Parlamento per un problema molto sentito e ancora non risolto relativo all’equità del compenso per tutti i professionisti”. E’ quanto dichiarano in una nota congiunta CNA Professioni e Confcommercio Professioni.

“E’ apprezzabile – prosegue la nota – il fatto che, a seguito delle modifiche emendative approvate, ora la pdl si rivolga anche alle professioni non organizzate in Ordini o Collegi ma è indispensabile correggere il testo attuale in seconda lettura al Senato con riferimento, ad esempio, all’inclusione di alcune categorie di lavoratori autonomi professionali a partita Iva che ancora sono esclusi, all’estensione della tutela ad ogni prestazione professionale in cui c’è squilibrio tra le parti, e non solo per le convenzioni, fino al rafforzamento della tutela nei confronti della Pubblica amministrazione. Fondamentale, inoltre, definire in modo più inclusivo la composizione dell’Osservatorio previsto: l’istituzione di una sede permanente di monitoraggio dell’attuazione della legislazione in tema di equo compenso dovrebbe, infatti, ricomprendere tutte le professioni, ordinistiche e non. Il tutto – conclude la nota – in coerenza con le osservazioni condivise all’interno della Consulta del lavoro autonomo e delle professioni del Cnel.”