Il programma dell’alta formazione di CNA dal titolo “Master sulle Trasformazioni” si è concluso oggi, con la consegna dei diplomi a neosegretari e neodirettori. Cinque i moduli previsti dal programma, iniziato a novembre dell’anno scorso. L’ultimo appuntamento, ieri, sulla comunicazione.

Il programma della formazione

Geopolitica, rivoluzione digitale e rappresentanza, ruolo e leadership, gestione di un’organizzazione complessa. Sono stati questi i temi affrontati nel corso degli incontri, tenuti da docenti esterni. Tra gli intervenuti, Massimo Cacciari, Mauro Magatti e Marco Taisch. In 25, tra neosegretari e neodirettori, sono arrivati a Roma quest’anno, in più occasioni, per seguire l’alta formazione organizzata da “la Scuola CNA”.

La consegna dei diplomi

Oggi la conclusione del percorso formativo, con la consegna dei diplomi da parte del segretario generale CNA, Sergio Silvestrini, e con gli interventi dei direttori Claudio Giovine e Armando Prunecchi e di Giuseppe Vivace, responsabile formazione e sviluppo delle competenze CNA.

Le parole d’ordine, per Silvestrini, sono “identità, strutturalità, sistema e cambiamento“. Da qui, il valore della formazione: “Oggi sentiamo con forza la necessità di reimparare”. Silvestrini ha spiegato l’importanza dei percorsi formativi in un momento in cui “siamo spaesati, brancoliamo nel buio. Siamo un Paese che in parte soffre di analfabetismo funzionale”. Per uscire da questa arretratezza, la ricetta di Silvestrini è di “spendere risorse prioritariamente per formazione e cultura. Così sarà possibile dare strumenti di analisi, con l’obiettivo di valorizzare il capitale umano”.

L’importanza del “comune sentire”

“Dovremmo formare menti” ha detto Silvestrini “ispirandoci all’esempio del maestro Manzi che negli anni ’60 diede il suo robusto contributo per combattere l’analfabetismo in Italia”.

Un anno dopo…

Il bilancio del master, sottolinea il segretario generale, è positivo: “E’ stata una bellissima esperienza, di scambio e di dialogo”. Che dovrà continuare nel prossimo futuro. “Si sta pensando di formare l’intero gruppo dirigenziale, e non solo, della CNA. Lo faremo in modalità diverse, ispirandoci a un’identità di sentire”. Perché, secondo Silvestrini, “il segreto di una grande squadra è nello stare insieme”.

La valorizzazione delle specificità

L’idem sentire “persiste al di là delle singole specificità, senza le quali incombe il rischio di un’eterna condanna degli uguali“, spiega Silvestrini. E, invece, largo a “creatività e sostanza” è l’invito. Perché “dobbiamo convincerci di essere un po’ speciali. Di essere CNA”. Il cambiamento? “C’è sempre stato. Quello che connota la nostra epoca è la sua velocità, una velocità mai vista in passato, purtroppo spesso sinonimo di superficialità”.

Il valore in più di CNA di fronte a queste continue trasformazioni, filo conduttore di tutto il master? “Emergerà con forza se la confederazione avrà per prima la capacità di trasmettere crescita e cultura”, ha concluso il segretario generale CNA.