Silvestrini: “Da rivalutare il modello italiano di micro imprese”

Si parla sempre delle piccole imprese come un vizio capitale dell’Italia, poi però vediamo che nel 2021 l’Italia ottiene la miglior performance in materia di export e allora, forse, dovremmo riconoscere che questo modello italiano fatto di micro e piccole imprese non è poi così male. Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA, dal palco dell’assemblea di CNA Umbria torna ad evidenziare l’apporto decisivo delle piccole imprese per l’economia del Paese, lo stesso rimbalzo del Pil superiore alle previsioni si spiega con le doti di flessibilità delle micro e piccole imprese. I dati positivi sulle prospettive dell’economia italiana confermati anche dalla Commissione europea devono essere una sorta di base di lancio. “Un rimbalzo del 5% quest’anno e identica performance l’anno prossimo è incoraggiante ma sarà sufficiente solo a recuperare la perdita del 2020”. Per il Segretario Generale della CNA “serve una netta discontinuità in termini di investimenti e riforme per consentire alla nostra economia di correre anche nei prossimi 5-6 anni”.

Anche in Umbria Silvestrini ha ribadito l’importanza della fase che l’Italia sta vivendo. “Siamo davanti a una sfida epocale, forse la più grande da sessant’anni a questa parte perché arriveranno risorse che non si sono mai viste prima”. Per il Segretario Generale della CNA il primo atto di politica economica deve essere quello di tornare a guardare al futuro con ottimismo. “Dobbiamo essere consapevoli che non ci saranno altre occasioni per far tornare l’Italia al centro e che si tratta di una sfida che chiama tutti al massimo impegno, alla capacità di stare insieme, di unire le forze e la capacità creativa del nostro popolo”.

Sulle misure per rimettere l’Italia sul sentiero dello sviluppo dopo 20 anni a crescita zero, Silvestrini sottolinea l’importanza di una profonda semplificazione amministrativa, ispirandosi al modello anglosassone che “non chiede a cittadini e imprese montagne di adempimenti preventivi ma punta sul senso di responsabilità delle persone”.