Si è svolto stamattina l’incontro tra il segretario generale di CNA, Sergio Silvestrini e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri (Affari europei), Luciano Barra Caracciolo. Nel corso dell’incontro CNA ha chiesto un impegno al Governo italiano per dare centralità alle pmi nelle politiche europee per favorire lo sviluppo del mercato interno, la lotta ai monopoli, la realizzazione degli obiettivi che nel 2008 lo Small Business Act aveva posto a favore delle pmi. A partire dall’accesso agli appalti ai mercati pubblici. In particolare l’associazione ha sollevato la necessità di sviluppare e promuovere una “nuova politica europea per le pmi”,  contrastando l’attuale frammentazione delle risorse europee loro destinate, e di porre in essere politiche di accompagnamento all’economia reale per favorire la competitività delle imprese europee e la ripresa dell’occupazione per qualificare le competenze necessarie funzionali ai processi di digitalizzazione e globalizzazione delle PMI, in forma singola e/o associata. Tra i temi sollevati anche la necessità di avviare ed estendere alle pmi un piano straordinario europeo per gli investimenti produttivi pubblici e soprattutto privati (anche tenuto conto dell entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo ELTIF). E ancora: aggiornare lo Small Business Act  (SBA) e renderlo vincolante per gli Stati membri, mettere le piccole imprese al centro della azione di politica economica ed adottare misure correttive per raggiungere gli obiettivi (inserimento a pieno titolo dello SBA nel “semestre europeo” e la Annual Growth Survey”); assicurare un più facile accesso per le pmi ai finanziamenti bancari nell’ambito dell’Unione Bancaria, attraverso l’adozione di meccanismi di vigilanza sul sistema bancario che favoriscano gli impieghi a favore delle piccole e medie imprese; garantire il migliore accesso al mercato interno per le pmi e i lavoratori autonomi, prevenire e contrastare forme di posizione dominante e di oligopolio pubblico e privato, promuovere partnership e reti di formazione transnazionali per organizzazioni  delle pmi impegnate nei servizi di supporto all’autoimprenditorialità, trasmissione di impresa ed apprendistato, in particolare dei giovani, donne, migranti e richiedenti asilo e infine assicurare una migliore qualità della regolamentazione e la semplificazione burocratica (applicazione dello “SME Test” per la valutazione dell’impatto sulle micro-PMI), rafforzando la capacità di monitoraggio e sanzioni delle autorità per il mercato nei confronti di nuovi e vecchi soggetti oligopolisti, introducendo nuovi e più incisivi meccanismi di valutazione di impatto della nuova legislazione e di verifica degli effetti della legislazione vigente sulle PMI (test PMI), prevista dal programma REFIT.

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