Silvestrini: “Le donne fondamentali per vincere la sfida dell’innovazione”

L’innovazione è la sfida principale che deve affrontare il Paese e per vincerla è determinante l’universo femminile”. Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA, partecipa all’assemblea di CNA Impresa Donna, e sottolinea la necessità per la società italiana di “cambiare, crescere culturalmente” e in questo processo le donne devono offrire un contributo determinante perché “sono più aperte al cambiamento e sono più creative”. Non sono parole retoriche e tantomeno un cortese omaggio ma una verità che deve essere declinata nelle scelte per guardare al futuro con ottimismo. Silvestrini e la presidente di CNA Impresa Donna, Maria Fermanelli, sono stati intervistati dalla giornalista del Corriere della Sera Antonella Baccaro dopo il messaggio inviato dalla Ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti che ha espresso apprezzamenti alla CNA per i contributi positivi e la collaborazione nella costruzione di un ambiente nuovo, per ridurre le disparità di genere. “E’ necessario promuovere il femminile anche nell’imprenditoria – ha detto Bonetti – sviluppando adeguati strumenti di welfare”.

Maria Fermanelli ha evidenziato che “la vera sfida è portare le tutele esistenti nel lavoro dipendente anche nel lavoro autonomo. E’ complicato, complesso ma è la strada da intraprendere”. La presidente di CNA Impresa Donna ha poi evidenziato il ruolo delle piccole imprese. “La nostra indagine mostra che nelle micro imprese sostanzialmente non esiste disparità retributiva tra uomini e donne. Le piccole attività sono portatori di opportunità, dobbiamo uscire dal luogo comune che sono un ostacolo allo sviluppo. Non è vero che tutti i piccoli imprenditori vogliono crescere – ha detto – invece è assolutamente vero che tutti vogliono diventare migliori”.

Per Silvestrini la fase che stiamo vivendo “ci ha fatto scoprire di nuovo parole dimenticate a partire dal welfare. Abbiamo riscoperto il significato di politiche pubbliche e il senso della comunità”. Il Segretario Generale della CNA tuttavia ha sottolineato che la pandemia ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’intermediazione sociale, la preziosa funzione sociale svolta dai corpi intermedi. Non lo dico io ma è la storia a decretare la fine della disintermediazione”. “Coinvolgere le parti sociali nella definizione delle traiettorie di sviluppo risponde all’interesse generale. In questo senso sarebbe un segnale importante la partecipazione del presidente del consiglio Mario Draghi alla nostra assemblea nazionale”.

Silvestrini poi si sofferma sulle priorità del paese, dalla sfida dell’innovazione all’invecchiamento demografico. “Un paese che non fa figli è destinato alla decadenza. Occorre una vera e propria rivoluzione partendo dal principio che proteggere le donne significa assicurare una prospettiva all’Italia”.

Il Segretario generale della CNA sottolinea poi la necessità di crescita culturale e di cambiamento che “riguarda tutti. Tutti siamo coinvolti in questo processo”. Fondamentale è la formazione, è “la conditio sine qua non che deve essere estesa anche agli autonomi e agli imprenditori” ma occorre anche uscire da una visione orizzontale della società. “Si deve tornare a premiare gli educatori e gli insegnanti e riconoscere il merito. Elementi fondamentali per dare una identità e una visione all’Italia”.