“Ci aspettiamo che l’occasione del recovery sia propizia per andare incontro anche a una riforma della burocrazia”. Ad auspicarlo Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA, che a Modena ha partecipato alla tavola rotonda su “Piccole imprese e Pnrr” a margine dell’assemblea elettiva della CNA del capoluogo emiliano.

“Sulla riforma della burocrazia – sottolinea Silvestrini – la nostra Confederazione insiste da decenni”. Ma proprio sulla scorta della sua mancata realizzazione, il segretario generale della CNA è scettico su un reale cambiamento. “Onestamente qualche dubbio lo nutro”, avverte Silvestrini, che però subito dopo aggiunge che vorrebbe essere “smentito clamorosamente” e poter dare di conseguenza “anche qui il nostro contributo”.

La CNA è pronta ad affrontare questioni come “semplificazione, efficientamento, velocizzazione delle procedure del nostro Paese”. Che sono poi “le sfide di fronte all’Italia, sfide che non affrontiamo da troppi anni”. Insomma, nonostante i dubbi, il tema è reale perché “nel nostro mondo questo è davvero il problema per definizione. C’è bisogno di scuotere l’elefantiasi che caratterizza la burocrazia italiana”. Silvestrini invoca pertanto una “autentica rivoluzione. Non ho paura del termine: siamo di fronte a una sfida epocale che dobbiamo vincere. Per superare un annoso problema che frena lo sviluppo, disincentiva gli investimenti, offre un’idea sbagliata del futuro”.

Silvestrini si dice poi favorevole al patto sociale invocato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, dove tutti dovrebbero essere pronti a fare la loro parte. CNA in prima linea per “rendere strutturale” la crescita economica che sta avvenendo nel Paese.

“Siamo dell’idea che sia il nostro dovere, il dovere di soggetti importanti – spiega il segretario generale della CNA – quello di offrire un contributo rilevante a un Paese che è nel pieno di un rimbalzo economico e che ha bisogno di renderlo strutturale”. Per farlo, però, occorre che “si rimettano in discussione i paradigmi che sono stati la guida dello sviluppo economico dell’Italia degli ultimi trent’anni”.

Silvestrini chiede di “ridiscutere molte delle storture del nostro Paese, guardando con rinnovata fiducia il futuro, creando un clima positivo che agevoli investimenti in grado di stimolare intrapresa e creatività del tessuto imprenditoriale in particolare delle micro e delle piccole imprese”. Tutto questo “significa stipulare un patto”, al quale dovranno partecipare necessariamente anche gli artigiani, le micro, le piccole e le medie imprese, pronti a fare la propria parte. “Non credo che nella proposta di Draghi sia contemplata l’esclusione delle piccole imprese, sarebbe come escludere più della metà del Paese, una sciocchezza e in quanto tale la vorrei trattare”, afferma Silvestrini.

Il segretario generale della CNA si dice favorevole allo strumento del Green pass nelle imprese perché “bisogna dare una svolta radicale” e fare in modo “che i cittadini si vaccinino”. È netta la posizione di Silvestrini, il quale aggiunge che questo strumento non costituisce “nessun limite” alle imprese. L’unico obiettivo dev’essere quello di “tornare alla normalità e ci stiamo lentamente tornando: l’operazione vaccinale sta dando i suoi risultati”.

“Oggi qui a Modena –ricorda – passeggiando per le strade vedo un risveglio, la gioia di vivere, un ritorno delle comunità a incontrarsi e a sorridere”. Benché non si sia “ancora alla fine del processo”, l’obiettivo è chiaro: “Dobbiamo stimolare i processi di vaccinazione – conclude Silvestrini – perché davvero il 2022 sia l’anno del totale rilancio della nostra economia e della nostra capacità di vivere in comunità con più serenità degli ultimi due anni che abbiamo alle spalle”.