I gelatieri in vetta alle classifiche. Tra gusti di 100 anni fa e quelli al prosciutto di Parma

Secondo dissapore.com sono i migliori gelatieri artigianali d’Italia. Per il Corriere sono al 39° posto. Quel che è certo è che in pochi anni Simone De Feo, 37 anni, e la moglie Monica Fantuzzi, 33 anni, hanno scalato le classifiche di settore, grazie ad una “ricerca continua, una scelta radicale delle materie prime” – incluse le più bizzarre come formaggi, verdure, pesce e salumi – e la capacità “di tornare al gelato di 100 anni fa”.

Simone e Monica si conoscono nel 2009. Lui lavora per un’impresa di software e lei nell’amministrazione di una multinazionale. Tempo un anno, decidono di mollare tutto e lanciarsi in una nuova nuova avventura, rilevando una gelateria, il Capolinea, di Reggio Emilia.

“Se non fosse stato per lei, sarei ancora dietro un computer – racconta Simone -. Monica è molto determinata e aveva le idee chiare fin dall’inizio: il gelato deve essere semplice, fatto con ingredienti il più possibile legati al territorio, fino a compiere scelte ‘estreme’: la frutta deve essere di stagione e quindi da noi il gusto alla fragola c’è solo un mese l’anno”.

Ricerca e semplicità sono le due parole che Simone ripete più spesso. “Prima di iniziare abbiamo assaggiato i gelati di mezza Emilia Romagna – continua – abbiamo seguito un corso professionale, letto tutte le pubblicazioni di settore, ma la ricerca e le collaborazioni sono continue. Quest’anno abbiamo lanciato gli Essenziali, il gelato come 100 anni fa, fatto solo con tuorli, panna, latte fresco e zucchero grezzo di canna. Grazie a una collaborazione con la condotta di Slow Food, ci forniamo solo presso piccoli produttori e selezioniamo in maniera rigorosa gli ingredienti, producendo tutto noi in maniera artigianale, senza usare semilavorati”.

E così dalle colline di Parma arrivano dei grani antichi recuperati da un produttore di cereali per la Crema del miracolo. Da un’azienda agricola di Correggio le pere e le albicocche. Le nocciole dalla provincia di Cuneo e i limoni dalla Costiera Amalfitana.

Ma il Capolinea è famoso anche per i gusti salati, gastronomici: dall’abbinamento di formaggi e verdure, al prosciutto e melone, dal salmone affumicato al dentice e lime. “Sono nati per provocazione e ricerca – spiega Simone -. Hanno un indice di dolcezza molto basso e vanno serviti su crostini. Sono indicati per un antipasto o aperitivo. Sono stati un ottimo veicolo per farci conoscere”.

Ma la fantasia e i progetti di Simone e Monica non si fermano qua. “In futuro vogliamo implementare la produzione di lievitati, panettoni e veneziane, continuare l’attività di formazione (Simone è ormai un formatore e consulente, ndr) e dare vita a nuove collaborazioni. A settembre saremo al Salone del Gusto di Torino, dove, su iniziativa della Fondazione Slow Food, nascerà la Compagnia dei gelatieri. Un gruppo di operatori artigianali per il gelato sempre più ‘naturale’. Presenteremo la nostra storia e dei gusti particolari in abbinamento a delle birre artigianali. Di più non possiamo svelare”.