Il giovane pittore del Quirinale
Sperimentazione. È questa la parola chiave per descrivere l’attività di Simone Micciché, giovante talento bolognese, pittore, illustratore e designer. Simone ha ufficialmente inaugurato la sua professione nel 2012 (quando è entrato a far parte del mondo delle partite IVA) e da quel momento non si è mai più fermato, riuscendo ad arrivare fino al Quirinale. Una sua opera, infatti, è finita nella mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un traguardo tutt’altro che scontato per un ragazzo di soli 26 anni, legatissimo alle sue origini e all’Appennino bolognese dal quale non ha intenzione di allontanarsi nonostante gli impegni e il successo.
“La mia attività nasce nel 2012, non perché abbia cominciato a dipingere, disegnare o progettare da quel momento, ma più banalmente perché è da quella data che faccio parte del mondo delle partite IVA – spiega Simone –. Cerco di sviluppare soprattutto i rami artistici della pittura, dell’illustrazione e del design, a volte su commissione, a volte per conto mio. Il termine attività prevede un orario di inizio e un orario di fine lavoro, ma io lo faccio sempre, è la mia vita”.
“I miei lavori non parlano di un unico argomento – continua Simone – sono in continua ricerca e sperimentazione. In generale tratto tutte quelle cose che ai miei occhi appaiono interessanti o non chiare, magari con la speranza di trovare una spiegazione sulla tela”.
Come la risposta contenuta nel suo quadro, raffigurante il volto di una vecchia signora, consegnato qualche mese fa al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un cerimonia ufficiale al Quirinale. “Si tratta di un premio che FederAnziani dona, ormai dal 2011, a coloro che si distinguono per l’attenzione alle problematiche della terza età o a personaggi di spicco”, spiega Micciché.
“Quando ho ricevuto la comunicazione da Roma ho provato una grande emozione: in passato mie opere erano state date anche ad altri importanti personaggi pubblici, ma vedere recapitare un mio quadro tra le mani del Presidente della Repubblica ha rappresentato una soddisfazione ancor più grande”.
Simone nel resto del tempo è impegnato come professore di grafica all’Istituto Superiore “Caduti della Direttissima” di Castiglione dei Pepoli, sulle montagne bolognesi. “Se lascerò l’Appennino? Non credo proprio. A me piace molto, si sta bene. Poi chi lo sa, non scarto a priori la possibilità di fare un’esperienza in città o all’estero, anche se il mio piccolo studio a Castiglione spero di tenerlo sempre aperto”.