In audizione alle Commissioni IX Trasporti e VIII Ambiente della Camera dei Deputati in merito alla conversione in legge del DL Infrastrutture è stata avanzata la richiesta di uniformare a livello nazionale il periodo obbligatorio di prestazione del servizio di assistenza e salvataggio da parte delle strutture balneari.
Il periodo, individuato da CNA, è quello ricadente tra gli inizi di giugno e la fine di agosto in alternativa al previsto anticipo stabilito, ex lege, alla terza settimana di maggio e al posticipo del termine finale del servizio alla terza settimana di settembre.
Trattasi di mesi – quelli di maggio e settembre – in cui le scuole sono ancora aperte o che per converso hanno già riaperto. Per cui è pressoché impossibile reperire il numero di personale qualificato sufficiente a garantire il servizio di salvamento. L’istanza di modifica del periodo obbligatorio risulterebbe così più ottimale per assicurare all’utenza un servizio sicuramente al massimo dell’efficienza lasciando alle Regioni la facoltà di adattarlo alle proprie specificità turistico-territoriali così come alle materiali possibilità delle imprese del settore balneare.
Un modo per garantire al massimo dell’efficienza quell’insieme di misure e azioni – prevenzione, vigilanza, soccorso – volte a garantire la sicurezza e il soccorso in caso di incidenti o situazioni di pericolo in ambiente marino. Per garantire, altresì, un servizio essenziale per la sicurezza di chi vive o opera in ambiente marino, garantendo un intervento tempestivo e professionale in caso di necessità.