Bologna ha tassi di occupazione con valori superiori anche alla media dell’Eurozona, il settore dei servizi è quello che ha fatto registrare i trend di crescita occupazionale più elevati, anche a Bologna si conferma che i tassi di occupazione sono più elevati nei territori dove è più presente l’artigianato. Sono questi i risultati più interessanti riferiti al territorio bolognese dell’indagine dell’Osservatorio sul mercato del lavoro di Cna nazionale presentata questa mattina a Roma. Dalla ricerca Cna risulta che Bologna è seconda in Italia per tasso di occupazione (71,8%) preceduta soltanto da Bolzano col 72,7%, quindi con un tasso che è superiore alla media dell’Eurozona (65,9%). Anche il tasso di disoccupazione vede Bologna tra i primi posti col 5,4%, preceduta sempre da Bolzano col 3,7%, Reggio Emilia col 4,7%, Verona e Bergamo col 5,3%.

L’indagine nazionale di Cna sottolinea come i tassi di occupazione siano maggiori dove è più presente l’artigianato: Bologna conferma questa teoria, infatti a Bologna il 28,5% delle imprese sono artigiane ed è una delle medie più alte d’Italia. L’indagine di Cna nazionale segnala come il settore dei servizi, calcolato al netto del pubblico impiego, dopo una lieve flessione nel 2009 si è riposizionato su un trend di crescita occupazionale che appare ormai consolidato. E Bologna è tra le aree in cui l’aumento nel settore dei servizi è più accentuato col +13,6%. Il settore dell’industria sta affrontando una timida ripresa mentre il settore che risente maggiormente della crisi economica è quello delle costruzioni.

“Da questa analisi e da quella che è stata presentata alcuni giorni fa dal Comune di Bologna risulta che le piccole e medie imprese e gli artigiani bolognesi hanno ripreso ad assumere – commenta Cinzia Barbieri, Direttore Generale Cna Bologna -. Bologna si conferma ai vertici europei per quanto riguarda i tassi di occupazione e risulta evidente che il merito è gran parte delle piccole imprese, in particolare quelle dei servizi. Come tasso di occupazione Bologna è seconda solo a Bolzano ed è prima tra le grandi città italiane”. “Sono segnali che ci danno fiducia – prosegue Barbieri – perché dimostrano come per le piccole imprese si comincia a guardare ai segni positivi dopo anni di forti criticità. Ma è anche una dimostrazione di come per le piccole imprese e gli artigiani il capitale umano sia il primo su cui investire: appena tornano piccoli segnali di fiducia immediatamente gli artigiani investono sull’occupazione”. “Cna Bologna si sta impegnando per favorire questo fenomeno virtuoso – conclude Barbieri -. Innanzitutto agendo sulla cultura imprenditoriale degli studenti fin dalle scuole superiori (progetto Verso il Futuro), poi sostenendo gli aspiranti imprenditori che vogliono avviare una nuova azienda, inoltre i consulenti Cna affiancano le imprese interessate a procedere con nuove assunzioni, infine Ecipar ovvero la sua struttura specializzata nella formazione propone in continuazione corsi e progetti formativi rivolti alle figure che possono entrare con grande competenza nelle aziende. Un ulteriore stimolo per procedere dopo la formazione a nuove assunzioni”.