Toscana, presentato il nostro Osservatorio sulla burocrazia

Soluzioni concrete per alleggerire il peso burocratico su micro e piccole imprese, senza costi aggiuntivi per la finanza pubblica: questo l’obiettivo del VI Osservatorio nazionale sulla burocrazia della CNA. “100 semplificazioni per liberare le piccole imprese”, questo il titolo del documento realizzato dal dipartimento Relazioni istituzionali e Affari legislativi di CNA Nazionale che è stato presentato oggi a Firenze all’Hotel Indigo. All’iniziativa hanno partecipato il presidente e il direttore di CNA Toscana, Luca Tonini ed Antonio Chiappini; il responsabile del dipartimento Relazioni istituzionali e Affari legislativi di CNA e curatore dell’Osservatorio, Marco Capozi; l’Assessore regionale con delega alle Semplificazioni, Stefano Ciuoffo; il segretario generale di Unioncamere Toscana, Mario Del Secco, e il Sindaco di Empoli, delegato Anci Toscana per le politiche del Commercio e rivitalizzazione dei centri storici, Alessio Mantellassi.

Sono state numerose le semplificazioni realizzate nel corso degli anni, ma le imprese anche in Toscana chiedono un deciso cambio di marcia. Le proposte presenti nell’Osservatorio non segnalano solo lacci e ostacoli, ma propongono soluzioni operative senza pregiudicare le necessarie tutele o abbassare il livello dei controlli, con l’obiettivo di migliorare il rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. Le proposte di CNA sono anche accompagnate da un’analisi dell’impatto economico.

Alcune semplificazioni riguardano l’intera platea imprenditoriale, le altre si concentrano su 29 settori (dal tessile alle costruzioni, dalla meccatronica all’oreficeria) che esprimono circa 830mila imprese e 3,6 milioni di lavoratori. In termini percentuali l’impatto interessa poco meno del 18% delle imprese attive e del 20% degli addetti. Il Centro studi della CNA ha stimato in modo prudenziale che la messa a terra delle cento proposte può contribuire a ridurre da 313 a 263 ore l’anno il tempo dedicato alle pratiche burocratiche con un risparmio netto di quasi 1.500 euro a impresa e un taglio da 7 miliardi di costi della burocrazia, che pesano oltre 43 miliardi l’anno.

“Le cento proposte di semplificazione sono un esercizio di concretezza per sciogliere i nodi che soffocano lo svolgimento quotidiano dell’attività di impresa – ha spiegato Capozi – Nel rapporto 2025 abbiamo indicato il problema, la soluzione e i benefici in termini di costi e tempi”.

“La semplificazione amministrativa e normativa diviene sempre più una necessità per le imprese e per i cittadini, ma anche per la stessa Pubblica amministrazione – afferma Luca Tonini – In questo senso vanno le proposte di CNA, che non prevedono la riduzione dei controlli e delle tutele, ma, anzi, portano ad una maggiore trasparenza. Inoltre i cento punti di CNA, oltre a ridurre i costi della burocrazia, non prevedono oneri per le finanze statali, ma anzi alleggeriscono il lavoro della Pubblica amministrazione e migliorano l’efficienza del sistema economico”.

“La presentazione del rapporto dell’Osservatorio rappresenta un’occasione concreta per confrontarsi su un tema, la semplificazione, che è cruciale per la creazione di un contesto normativo e amministrativo favorevole agli investimenti, all’innovazione e all’imprenditorialità e che va necessariamente affrontato a livello interistituzionale e con il coinvolgimento attivo degli stakeholders – ha affermato Ciuoffo – Ne abbiamo apprezzato l’analisi delle criticità in termini di oneri burocratici e imprese coinvolte e la puntuale definizione delle tante proposte di semplificazione che, pur configurando in linea generale ambiti di competenza concorrente e non esclusiva regionale, sono sicuramente da approfondire e da portare all’attenzione dei tavoli nazionali come quello dell’Agenda per la Semplificazione”.

“La burocrazia rappresenta un freno significativo all’iniziativa economica in Italia, in particolare per le piccole e medie imprese, drenando risorse preziose – ha aggiunto Del Secco – È fondamentale un impegno concreto per ridurre questi oneri e creare un contesto più favorevole agli investimenti e alla crescita. Sebbene il sistema camerale sia da tempo impegnato in questo processo attraverso la digitalizzazione e la semplificazione degli adempimenti, iniziative come quella presentata oggi da CNA Toscana sono essenziali per stimolare un reale cambio di passo e liberare le energie delle nostre imprese. Le proposte avanzate sono in grado sia di garantire legalità e corretto funzionamento del mercato che di migliorare realmente il loro rapporto con la pubblica amministrazione”.

“Anci Toscana volentieri partecipa ad una riflessione su come riformare la pubblica amministrazione sul versante del rapporto con la piccola e media impresa – ha sottolineato Mantellassi – Spesso parliamo di riforma della pubblica amministrazione dal punto di vista dell’organizzazione generale, mentre anche il tema dell’accesso delle piccole e medie realtà produttive ai servizi della PA e degli enti locali è essenziale. Serve una riforma strutturale e complessiva su questo che semplifichi, renda omogenea la normativa e riconosca, pur semplificando, anche ai comuni un potere di pianificazione che potrebbe essere il modo per tutelare le peculiarità dei territori. Anci vuole avviare un confronto con CNA ma anche con le altre categorie per produrre linee guida puntuali su azioni che già i Comuni su questo possano mettere in campo”.