È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 2 novembre 2022, il decreto 15 settembre 2022 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali recante le modalità attuative del decreto 6 maggio 2022, concernente gli interventi per favorire la transizione ecologica nel settore della ristorazione.
Il provvedimento definisce il metodo applicativo di ripartizione del Fondo per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e certificati, l’ammontare assegnato a ciascun territorio regionale, le modalità procedurali di richiesta del beneficio e le modalità di verifica dei requisiti di ammissibilità previsti.
 
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DECRETO 15 settembre 2022 

Modalità attuative del decreto 6 maggio 2022, concernente gli interventi per favorire la transizione ecologica nel settore della ristorazione.

 

Ripartizione del Fondo e assegnazione delle risorse

Il Fondo è ripartito su base regionale. In sostanza a ciascuna regione è assegnata una quota percentuale del Fondo in proporzione alla media tra la percentuale di denominazioni protette e la percentuale di PAT, riferibili al proprio territorio regionale, rispetto al totale di denominazioni protette e di PAT presenti sul territorio nazionale, secondo quanto indicato nella tabella allegata, che costituisce parte integrante del decreto.
Nel caso in cui una denominazione protetta afferisca a più di un territorio regionale, la stessa viene conteggiata suddivisa tra il numero delle regioni interessate.
La quota assegnata alle regioni e al territorio regionale del Trentino-Alto Adige/Südtirol è, a sua volta, ripartita tra le Province autonome di Trento e Bolzano.
Link sulla ripartizione regionale

Modalità di richiesta dell’agevolazione

I soggetti ammissibili alle agevolazioni sono i seguenti:
a) imprese di ristorazione con somministrazione di pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
b) imprese ricettive, ivi inclusi gli agriturismi, con attività di somministrazione pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
c) pubblici esercizi, ivi incluse scuole ed ospedali, con attività di somministrazione.
Gli interessati possono presentare istanza di agevolazione alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano.
A tal fine, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano stabiliscono le modalità di presentazione delle suddette istanze di agevolazione, con propri provvedimenti attuativi da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
Le risorse assegnate a ciascuna regione e provincia autonoma vengono ripartite in parti uguali tra i soggetti beneficiari che hanno presentato una domanda ritenuta ammissibile e che siano in possesso dei requisiti previsti.

 

news del 22/07/2022

Dopo la firma del Ministro delle Politiche agricole, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.168 del 20 luglio 2022,

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DECRETO 6 maggio 2022   per il sostegno alla transizione ecologica nel settore della ristorazione.

L’intervento prevede uno stanziamento dedicato di 1 milione di euro – salvo integrazioni – per l’anno in corso e si rivolge alle imprese di ristorazione delle tradizioni nazionale e regionali, a quelle ricettive come agriturismi e simili e agli esercizi pubblici, come scuole e ospedali.

Al centro del provvedimento, la valorizzazione del patrimonio enogastronomico nazionale e regionale: i contributi infatti saranno erogati agli esercizi per aumentare l’offerta di prodotti alimentari tipici (PAT)

nonché di prodotti ad indicazione geografica protetta  (DOP,  IGP  e  STG) e biologici.

Ma l’obiettivo è non solo sostenerne la diffusione, ma anche la conoscenza da parte dei consumatori.

Nello specifico gli incentivi sono destinati a:

  • imprese di ristorazione con somministrazione di pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
  • imprese ricettive, ivi inclusi gli agriturismi, con attività di somministrazione pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
  • pubblici esercizi, ivi incluse scuole ed ospedali, con attività di somministrazione.

Il fondo – secondo l’articolo 4 del decreto – sarà ripartito su base regionale: a ogni territorio verrà assegnata una percentuale. Ogni soggetto che presenterà domanda e sarà ritenuto ammissibile riceverà la stessa quota di finanziamento.  I criteri di assegnazione saranno il numero delle produzioni individuate presenti sul territorio regionale.

Su quali prodotti si focalizza il decreto per la ristorazione ecologica?

Il passaggio a una ristorazione ecologica è auspicato implementando le tradizioni locali e il km 0, con sovvenzioni per gli esercizi che distribuiscono in particolare i prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT), i prodotti con denominazione di origine protetta (DOP), di indicazione geografica protetta (IGP) e le specialità tradizionali garantite (STG).

I PAT sono stabiliti da un apposito elenco istituito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali in accordo con le regioni. Sono appunto tutti i prodotti caratterizzati da un legame con la storia e le tradizioni del proprio territorio, dal pomodorino del Vesuvio ai capperi siciliani al guanciale laziale. Di cui al link: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2769

I prodotti DOP sono invece quelli di origine protetta, come ad esempio il prosciutto di Parma, il pecorino sardo o la mozzarella di bufala campana, oltre ovviamente al Parmigiano Reggiano o il grana padano, mentre per Indicazione Geografica Protetta si intendono prelibatezze come il lardo di colonnata o il pomodoro di Pachino. Tra le Specialità Tradizionali Garantite invece, a livello internazionale, il nostro Paese è riconosciuto per la mozzarella, quanto la Spagna, per esempio, per lo Jamon serrano.

Di cui al link:

https://dopigp.politicheagricole.it/