Coronavirus, urgente convocare il tavolo di crisi sul turismo

Proseguono le lezioni del corso e-learning organizzato da CNA turismo e commercio insieme alla fondazione Ecipa che mira a sostenere concretamente gli operatori del settore turistico, fortemente colpiti dall’emergenza sanitaria dovuta al Covd-19, per riqualificare, rinnovare e adeguare la propria offerta in funzione di una domanda e di un mercato in cambiamento.

Si è tenuto mercoledì 13 gennaio il primo incontro del 2021, moderato dal vice presidente nazionale CNA turismo e commercio, Francesco Di Natale.

Hanno aperto i lavori il presidente nazionale CNA turismo e commercio, Marco Misischia e il coordinatore nazionale CNA turismo e commercio, Cristiano Tomei, con la sessione  intitolata “Un piano per il rilancio nelle città d’arte e nelle destinazioni turistiche” condotta dal professore Francesco Adamo, docente di Geografia economica e politica all’Università del Piemonte e presidente di Geoprogress.

Partendo dal Piano Strategico per il Turismo è necessario lavorare a un progetto di rilancio del turismo nelle destinazioni d’arte, nei borghi,  nei parchi, naturali, nelle destinazioni montane e rurali che rappresentano un asset strategico per il turismo del nostro Paese. Bisogna porsi le domande essenziali su quali tipi di turismi avremo nel post Covid, su quali priorità lavorare per allestire adeguati servizi turistici e come attrezzare il territorio, in modo da recuperare il mercato internazionale, soprattutto che risulta essere rallentato e addirittura, in alcuni casi,  completamente interrotto a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Sarà necessario mettere in campo una fase di Governance permanente del turismo attraverso i tavoli istituzionali che possano monitorare tutte le fasi del processo di ripartenza e di rilancio del turismo in Italia, per condividerne con le imprese le strategie e la messa in pratica delle azioni e delle misure necessarie, anche in ambito europeo ed internazionale, in modo da cogliere obiettivi irrinunciabili nel segno dell’innovazione, dell’integrazione e dell’aumento della competitività e della specializzazione del sistema turistico nazionale.

Questa in sostanza la sintesi dell’intervento del professore Adamo.

“Siamo in una fase ancora complicata e parlare di interventi atti a garantire la ripresa e la programmazione, in assenza di sicurezza, per un imprenditore, oggi è oggettivamente difficile”. Ha chiarito il responsabile nazionale Dipartimento politiche industriali CNA, Mario Pagani, in apertura al suo intervento sulle “Misure e strumenti finanziari a sostegno della filiera del turismo”.

“Le misure che sono state adottate da marzo dell’anno scorso hanno cercato di rispondere alle difficoltà generate dalla pandemia, sostanzialmente muovendosi su tre direttrici. La prima in assoluto è stata quella di adottare strumenti che consentissero di affrontare l’emergenza, quali la sospensione di contributi, imposte e tasse, la moratoria. Poi si sono avuti interventi per sostenere la liquidità delle imprese. Per arrivare poi alle misure per la ripresa che sono iniziate nel mese di giugno-luglio con il Decreto Rilancio, quando si è avuta la sensazione che si fosse già verso una via d’uscita”, ha spiegato Pagani, illustrando tutti gli strumenti finanziari e il sistema degli aiuti pubblici per favorire il riposizionamento, l’innovazione e la specializzazione delle imprese della filiera turistica verso il recupero dei mercati per il potenziamento, il recupero e la promozione del turismo.