– TTIP: IX round negoziale (New York, 20-24 aprile 2015) – Il round negoziale tra gli USA e l’UE nell’ambito del TTIP, previsto per la settimana dal 20 al 24 aprile a New York. è un’occasione per i negoziatori, alla luce dei progressi registrati nel round di febbraio, di affrontare diverse tematiche che rientrano nei tre grandi pilastri attorno al quale ruota l’intero negoziato:

l’acceso al mercato,

il contesto normativo

le regole.

Nello specifico, per quanto concerne gli aspetti orizzontali della sezione sulle norme, le parti hanno a disposizione i testi consolidati sulle barriere tecniche al commercio, sulle misure sanitarie e fitosanitarie e sulla coerenza normativa. Sulla base di questi, sarà possibile lavorare per avvicinare i punti di vista.

Per quanto riguarda la coerenza normativa, si segnala che le due parti stanno continuando i lavori per giungere a una convergenza normativa in otto settori chiave,

quali prodotti farmaceutici,

automobili,

prodotti chimici,

prodotti tessili,

prodotti cosmetici,

dispositivi medici,

prodotti di ingegneria

 pesticidi.

Con riferimento all’accesso al mercato, gli USA e l’UE stanno procedendo le discussioni nell’ottica di intensificare la comprensione reciproca e di favorire i progressi nelle aree chiave, ovvero tariffe, servizi e appalti. Infine, per quanto concerne la sessione sulle regole, sono stati affrontati tutti gli aspetti nell’ultimo round negoziale (incluso il capitolo PMI). Il Commissario responsabile per il Commercio, Malmstrom, ha affermato in un suo recente intervento che auspica che i negoziati saranno conclusi entro gennaio 2017.

 

Per maggiori informazioni, si riporta il link al sito internet della DG Commercio.

TTIP: indagine sulle PMI e le sfide legate alle esportazioni negli USA, lavori al PE, Congresso americano – La Commissione Europea ha pubblicato ieri, 20 aprile, i risultati di un’indagine (link al documento) congiunta di DG Commercio e DG Growth condotta nel 2014 in merito alle sfide e difficoltà che si trovano ad affrontare le PMI quando esportano negli Stati Uniti. Si tratta di un’iniziativa che rientra nella valutazione in corso circa la sostenibilità dell’impatto dei negoziati TTIP. L’indagine ha messo in evidenza che le esportazioni negli USA da parte delle PMI costituiscono un’importante fetta delle esportazioni totali dell’UE oltreatlantico. Dai dati raccolti si evince che, nonostante i risultati incoraggianti, sono molteplici le sfide che si trovano ad affrontare le PMI. Nello specifico, sono stati identificati i seguenti problemi: rispetto delle regole tecniche e dei regolamenti per tutti i beni; accesso alle informazioni circa la legislazione da applicare a uno specifico prodotto; esclusione legale dal mercato (come nel caso degli appalti pubblici); rispetto delle regole doganali e differenze nella legislazione nei diversi Stati americani. Inoltre, dalle risposte fornite, la CE ha avuto la possibilità di conoscere problematiche specifiche per alcuni settori, quali l’alimentare, il farmaceutico, il tessile, le macchine e l’equipaggiamento elettrico. Sulla base di quanto emerso, la CE è convinta che un accordo TTIP ambizioso e comprensivo possa, nella maggior parte dei casi, risolvere queste problematiche. La Commissaria Bienkowska, responsabile per il Mercato Interno, l’Industria, l’Imprenditoria e le PMI, ha affermato che i maggiori benefici per le PMI si avranno con la riduzione delle barriere non tariffarie e della burocrazia. La Commissaria responsabile per il Commercio, Malmstrom, ha aggiunto che saranno proprio le PMI il canale che riuscirà a veicolare i benefici delle PMI alle comunità locali.

 

Sempre in riferimento al TTIP, si segnala che stanno proseguendo i lavori in seno al Parlamento Europeo per la redazione di una Raccomandazione del PE sul Partenariato Transatlantico per il commercio e gli investimenti. Nel corso dell’ultima settimana, diverse commissioni parlamentari responsabili per parere, hanno adottato la propria posizione, che sarà trasmessa alla commissione parlamentare INTA (Commercio Internazionale) responsabile per merito. La commissione JURI (Giuridica) nel parere dell’On.Voss, si è fermamente opposta all’inclusione di un meccanismo per la risoluzione delle controversie investitore/Stato (ISDS) nell’accordo futuro. Ritiene, infatti, che la sicurezza legale possa essere garantita dal livello di protezione già esistente nell’UE e negli USA. Inoltre, la commissione JURI ha messo in rilievo che i negoziati dovrebbero riprendere le riserve espresse dalla società civile nei confronti del TTIP. Per quanto riguarda la proprietà intellettuale, i deputati hanno sottolineato che tale concetto non dovrebbe essere trattato nel contesto del TTIP. Infine, ha messo in rilievo che i negoziati del TTIP dovrebbero invece affrontare il tema della protezione e del riconoscimento di alcuni prodotti (origine geografica). Si è espressa anche la commissione ENVI (Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare), la quale ha chiarito con convinzione che il TTIP non potrà diminuire il livello degli standard europei che si riferiscono alla protezione dell’ambiente, della salute pubblica e del benessere animale, ma che la CE si dovrà impegnare piuttosto per avere degli standard ancora più ambiziosi in questi ambiti. In particolare, la commissione ENVI sottolinea la necessità di giungere a un approccio condiviso per quanto riguarda soprattutto temi quali la protezione delle denominazioni di origine e le indicazioni geografiche, la sicurezza dei prodotti farmaceutici e i dispositivi medici. Nel frattempo, procede invece il dibattito nella commissione INTA, come anticipato responsabile per merito, dove è appena iniziato l’esame degli 898 emendamenti presentati al testo proposto dall’On. Lange. I punti maggiormente controversi e per i quali si dovrà raggiungere un compromesso sono: questione della protezione dei dati; settore dei servizi; sostenibilità, in particolare gli standard relativi al lavoro dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e la loro applicabilità; ISDS.

 

Inoltre, vi segnaliamo che lo scorso 17 aprile, negli Stati Uniti è stata introdotta al Congresso una bozza di legge che garantisce maggiori poteri al Presidente degli USA, Obama, per negoziare gli accordi commerciali con 11 Paesi facenti parte della regione Asia-Pacifico e con l’UE. Si tratta della cosiddetta “fast track procedure”, che consentirà al Presidente di chiedere al Congresso di votare in blocco a favore o contro un accordo, senza possibilità di emendamento. Tale procedura si concluderà nel luglio 2018.

 

Infine, vi ricordiamo che questa settimana si terrà a New York il nono round negoziale tra gli USA e l’UE.

Per maggiori informazioni, si riporta il link al sito internet della DG Commercio.