“Questa è una medaglia che ognuno di noi ha il diritto di appuntarsi. La terza modifica statutaria in sette anni rappresenta un motivo di orgoglio per la Confederazione, un motivo di grande orgoglio. Conferma, infatti, che la CNA non abbandona la voglia di migliorare che l’ha contraddistinta nel tempo. E continua a creare le strutture per farlo. Noi modifichiamo lo statuto per costruire il futuro e lo facciamo sempre all’unanimità perché siamo in grado di sviluppare un confronto dialettico, anche serrato, che è la grande forza della nostra associazione”. Non nasconde l’emozione il presidente nazionale della CNA, Daniele Vaccarino, salutando il via libera unanime espresso dall’Assemblea dei delegati alla modifica statutaria relativa alla valorizzazione dei mestieri rappresentati dalla Confederazione, un altro tassello nella costruzione della CNA del futuro.

CNA al passo coi tempi

“Si tratta di una scelta coraggiosa e ponderata insieme – spiega Vaccarino -. Coraggiosa, in quanto adottata nel mezzo di una pandemia che sta mettendo in grave difficoltà o addirittura a rischio interi pezzi dell’economia e dell’impresa. Eppure, anche in questo momento, la CNA si dimostra capace di procedere al passo con i tempi: come sta rispondendo ai pesanti disagi odierni così vuole saper rispondere alle esigenze del dopo pandemia”.

La terza modifica statutaria nonostante la pandemia

I vertici della Confederazione avevano pensato a un più complessivo salto di qualità da tempo. “Fin da quando la politica – sottolinea il presidente – voleva mettere in discussione il ruolo dell’intermediazione, il nostro ruolo”. Quindi, circa un anno fa, ne era stato avviato l’iter. “Poi – rammenta – l’arrivo della pandemia ha rimesso tutto in discussione e ci ha obbligati a focalizzarci su altre emergenze. Beninteso, abbiamo fatto ottimamente, fin da subito, a evitare di prendere sotto gamba l’emergenza sanitaria e l’emergenza socio-economica, impegnandoci con tutte le forze accanto alle nostre imprese per il bene loro e dell’intero Paese. Ma non abbiamo dimenticato il percorso compiuto in precedenza sul versante del cambiamento e, all’uscita dalla prima ondata di contagi, ci siamo chiesti se fosse il caso di continuare. E abbiamo deciso di continuare, per essere ancora più utili al sistema delle imprese e al sistema Italia, ma andando per gradi. Ed ecco la ponderatezza di questa scelta. Ma il tema complessivo, nella sua coralità, nella sua integrità rimane. E andrà ripreso – conclude Vaccarino – quando ne esisteranno le condizioni, con l’obiettivo di arrivare a completare l’edificio della CNA davanti a tutti”.