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I temi che otterranno i finanziamenti maggiori dall’Europa riguardano voi giovani. Convincete tanti coetanei che è il momento di osare. La mia generazione non ha ereditato questo mondo dai padri, ma l’ha preso in prestito da voi. Spero di potervelo restituire con tutti gli interessi”. Così Daniele Vaccarino intervenendo all’edizione 2021 di CNA NEXT che torna in presenza dopo l’anno di stop dovuto all’emergenza pandemica. “Indubbio che parliamo di periodo post pandemico con un po’ di attenzione. Teniamo alta la guardia – è l’invito di Vaccarino- per non tornare a un recente passato drammatico. Voi giovani avete una grande opportunità che non si può lasciar andare. In questo anno e mezzo ci sono fenomeni nuovi che non sarebbero mai stati presi in considerazione in un momento normale. Sta avvenendo una grande trasformazione a livello mondiale” ha concluso Vaccarino.

Generation of tomorrow

Tanti gli ospiti del mondo istituzionale e imprenditoriale che si sono alternati sul palco della Basilica Palladiana di Vicenza, scelta quest’anno come palcoscenico dell’iniziativa dal titolo “Generation of today”. Dai giovani startupper agli esperti di blockchain. 

A salutare gli ospiti Marco Vicentini, presidente di CNA Giovani imprenditori, che ha ricordato:  “La geografia dal Pil sta cambiando, ma noi non possiamo aspettare. Vogliamo partecipare, progettare gli strumenti e le misure per un’Italia forte” e rivolgendosi al sottosegretario agli affari europeo, Vincenzo Amendola, ha detto: “chiediamo l’istituzione di un tavolo permanente”.

Gli ospiti di CNA Next 2021

Tra gli ospiti che si sono alternati sul palco di CNA Next, Oscar Farinetti, che ha incitato la platea: “Giovani, arrabbiatevi quando i vecchi vi dicono che serve tempo, quando dicono “sì, sì, sì…domani”. E imparate a riparare”. Le nuove parole? “Mangiamo, amiamo, studiamo, lavoriamo e sogniamo”.

Gli ospiti del mondo politico

Il mondo della politica ha raccolto le proposte di CNA Giovani imprenditori, emerse dalla ricerca condotta in collaborazione con YouTrend su un campione di imprenditori, intervistati sulle conseguenze della pandemia sulle loro attività. Laura Cipollone, responsabile nazionale di CNA Giovani Imprenditori, ha ricordato le direttrici delle proposte nel corso del suo intervento: formazione, incentivi alle nuove imprese e alla riconversione green e sostegno alla genitorialità.

Dal mondo politico, l’impegno a promuovere misure che aiutino gli imprenditori non solo all’inizio della loro attività, ma li accompagnino nel corso della loro vita lavorativa dei primi anni. Quelli più delicati, per garantir loro la sopravvivenza. 

Gli interventi a favore del mondo delle piccole e medie imprese saranno vincenti se sapranno puntare sulla formazione e far leva sul passaggio generazionale.

Il Consiglio elettivo di CNA Giovani Imprenditori

La due-giorni di CNA Giovani Imprenditori si è conclusa con l’elezione del presidente nazionale e del nuovo comitato esecutivo.  Marco Vicentini è stato confermato all’uanimità, alla guida del raggruppamento di interesse. “In questi quattro anni ho cercato di garantire una discussione trasparente e orientare la nostra azione di lobby su cinque punti: crediti e incentivi per le giovani imprese, welfare, sblocco dell’ascensore sociale, formazione, trasmissione e riconversione di impresa. La nostra forza è il network e siamo consapevoli che culture e sistemi digitali ci permettono di fare qualsiasi cosa”.

A seguire, un momento di formazione a cura del direttore della Divisione e Sviluppo del Sistema CNA, Armando Prunecchi. Capitale umano, comunicazione, investimenti e rappresentanza al centro dell’intervento. “CNA è una associazione che fa rappresentanza; potrebbe essere assimilata a una public company, un azionariato diffuso, uno scambio di valore tra imprenditori e non imprenditori. Un modello di controllo e gestione ispirato a una governance 4.0:  una regia consapevole per gestire le attuali difficoltà, per la quale occorrono persone abili a gestire questa nuova fase. Dobbiano esercitarci ad affrontare l’imponderabile, abbiamo bisogno di persone che non si scoraggiano, che sono capaci di gestire bene progetti nati male. La sfida è di fare al meglio, provocando, ispirati all’innovazione, al cambiamento, con  costanza e alla coerenza” è stato l’invito di Prunecchi alla platea di giovani imprenditori. “Anche durante la crisi abbiamo investito in comunicazione e formazione. La nostra forza sono i 623mila associati, gli oltre mille punti di contatto, in cui operano i nostri settemila colleghi; in questi durissimi anni con gli imprenditori afflitti da solitudine, instabilità e insicurezza abbiamo dato il massimo per aiutare i nostri soci.Noi dobbiamo comunicare meglio, per questo dobbiamo ascoltare, per fare le cose, allargando il perimetro e lasciandoci alle spalle il provincialismo ed una inutile difesa di posizione,  siamo un sistema. Siate pronti ad allargare obiettivi e ad avere una visione” ha concluso Prunecchi.

Gli articoli de “Il Foglio” e QN.