Welfare, dai problemi alle soluzioni. “I Servizi Socio-Sanitari per gli Anziani”, iniziativa promossa da CNA Pensionati Macerata.

 “Il tema della sanità e della non autosufficienza riguarda tutti, non solo gli anziani”. Ha concluso con queste parole Mario Pagani, segretario nazionale CNA Pensionati,  i lavori dell’incontro “I Servizi Socio-Sanitari per gli Anziani”, iniziativa promossa da CNA Pensionati Macerata.

“Il prossimo 30 settembre – ha poi continuato Pagani – presenteremo uno studio del professor Marcello Morciano, dell’Università di Modena, che analizza criticità e soluzioni del welfare. Il nostro è l’unico sindacato che ha promosso un’indagine sul tema del Patto per la Non Autosufficienza, che oggi raccoglie 43 organizzazioni. La sostenibilità del sistema passa per tre priorità: 1) universalità, 2) territorialità, 3) corresponsabilità di tutti”.

L’incontro si è rivelato un importante momento di riflessione e confronto, anche grazie alla presentazione di un report, elaborato nell’ambito dell’indagine nazionale CNA Pensionati in collaborazione con l’Istituto Tagliacarne.

È stato, il segretario CNA Pensionati Marche, Sergio Giacchi, a presentare i risultati del sondaggio: “Per la quasi totalità degli intervistati, il medico di famiglia resta il riferimento centrale; è visto come amico, confidente, figura rassicurante. Tuttavia, emergono criticità evidenti: il 7,7% degli anziani rinuncia a curarsi per i costi del privato e i tempi troppo lunghi del pubblico. Più della metà del campione non conosce strutture come le case o gli ospedali di comunità, oltre il 70% chiede una riduzione delle liste d’attesa. È urgente rafforzare la medicina territoriale, superare l’ospedalocentrismo e investire in un sistema più vicino ai cittadini. Mancano oltre 2.200 professionisti per attuare pienamente il piano sanitario regionale, e il Pnrr scade a giugno 2026: il tempo stringe”.

Federica Carosi, segretaria CNA Pensionati Macerata, ha poi introdotto i temi al centro del confronto, partendo da un dato emblematico: “Nelle Marche, 75mila ultra 65enni non sono autosufficienti, pari al 19,3% del totale. Queste persone hanno bisogno di servizi continuativi, integrati, di una rete che le sostenga davvero. Oggi però l’assistenza domiciliare è soprattutto infermieristica, a chiamata e non costante. I servizi residenziali e semi-residenziali sono costosi e con lunghe liste d’attesa, manca un reale coordinamento tra i vari strumenti esistenti. Il disegno di legge del 2023 puntava proprio all’integrazione, ma i decreti attuativi del 2024 ne hanno ridotto la portata. Gli strumenti quindi ci sarebbero e basterebbe farli funzionare: è necessario attivare davvero i Punti unici di accesso (Pua), con un ruolo centrale e imprescindibile che va riconosciuto ai medici di famiglia”.

In apertura, Maurizio Tritarelli, presidente CNA Macerata, ha sottolineato come la CNA stia investendo “in modo deciso nell’area sociale, consapevole che il benessere di un territorio si misura anche da quanto riesce a prendersi cura delle sue persone. La CNA è e vuole essere presidio sociale oltre che economico”.

È poi intervenuto Giancarlo Sperindio, presidente CNA Pensionati Marche, che ha ricordato l’impegno del Cupla (Coordinamento unitario pensionati del lavoro autonomo) nel promuovere eventi di sensibilizzazione su temi sociali cruciali per le comunità locali e per i pensionati.

Hanno inoltre partecipato all’iniziativa condotta da Silvano Gattari, presidente CNA Pensionati Macerata,  il dottor Sauro Buongarzone, dell’Ordine dei Medici, Anna Menghi e Romano Carancini, consiglieri regionale.