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Abruzzo, in mille firmano l’appello della CNA per la Film Commission

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Parte da Avezzano un appello alla politica e alle istituzioni affinché l’Abruzzo si trasformi da regione Cenerentola a protagonista. Un appello che potrebbe un esito positivo a breve con il voto a Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila che potrebbe sancire la ri-nascita della Film Commission abruzzese.

L’appello lanciato da CNA Cinema e Audiovisivo Abruzzo – che ha deciso di dare voce a una proposta che da alcuni giorni gira su social e organi di informazione – ha già conquistato l’adesione di oltre mille persone. Figure di ogni parte d’Abruzzo, ma anche nazionali, espressione del mondo dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni, dell’università: tutte convinte che la filiera di cinema e audiovisivo possa portare rilevanti benefici a tutta l’economia regionale.

In una conferenza stampa tenutasi oggi ad Avezzano diverse voci si sono levate a sostegno della proposta. Oltre al presidente regionale di CNA Cinema e Audiovisivo Abruzzo, Stefano Chiavarini, numerosi gli interventi a favore della proposta. Il presidente nazionale di CNA Cinema e Audiovisivo Gianluca Curti, intervenendo al dibattito, ha ricordato la lunga storia della costituzione della Film Comission regionale portando esempi concreti di come un soggetto del genere possa agevolare le produzioni, attrarre investimenti, operare in termini di marketing territoriale e consentire lo sviluppo di una filiera di fornitori e industrie tecniche in grado di generare complessivamente migliaia di occupati. Si è detto inoltre certo che questa amministrazione vorrà cogliere questa opportunità e raccogliere il grido di allarme lanciato oggi dagli operatori.

Secondo il presidente del Cesam, Centro sperimentale di cinema, Marcello Foti, “la politica deve recuperare una visione che favorisca il territorio, spero che oggi la Regione tenga fede alla promessa di istituire la Film Commission. Ma la stessa politica deve fare un passo indietro nella gestione: di cinema devono occuparsi quelli che hanno esperienza nel settore. E tutto questo condividendo con chi sta sul territorio scelte e programmi”.

 

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