Site icon CNA

Africa-Italia. CNA: Il futuro è la sfida che abbiamo in comune

Africa-Italia. CNA: Il futuro è la sfida che abbiamo in comune

Africa-Italia. CNA: Il futuro è la sfida che abbiamo in comune

Un ponte di collegamento tra l’Italia e l’Africa per creare un rapporto di reciproco vantaggio. Questo l’obiettivo che si pone Italia Africa Business Week (IABW), giunto alla terza edizione che si terrà a Milano il 26 e 27 novembre al MiCo – Milano Convention Center, presentata questa mattina, presso la sede della CNA Nazionale a Roma.

“Come sistema CNA abbiamo voluto rinnovare il patrocinio a questa iniziativa perché crediamo fortemente nelle reciproche opportunità che possono emergere attraverso un dialogo costante e aperto tra il mondo imprenditoriale italiano e quello africano”, ha affermato Roberta Datteri, vicepresidente nazionale di CNA con delega all’internazionalizzazione. “Sono molti gli elementi che accomunano l’Italia al continente africano – ha proseguito Datteri – come la specificità del tessuto economico, composto da micro e piccole imprese, la voglia di emergere e di riemergere in uno scenario economico in continua evoluzione e il fenomeno dell’imprenditoria migrante. Il futuro è la sfida che abbiamo in comune”.

Alla presentazione sono intervenuti Cleophas Adrien Dioma, presidente esecutivo di IABW; Mehret Tewolde, direttrice generale di IABW; Alessandro Amadori, consigliere per l’analisi politica e sociale della vice presidenza del Consiglio dei Ministri; Antonio Franceschini, responsabile Ufficio promozione e mercato internazionale CNA.

Presenti all’iniziativa Bernardo Bini Smaghi (Cassa Depositi e Prestiti); Pierluigi D’Agata, direttore generale di Assafrica & Mediterraneo, ambasciatori e consiglieri del corpo diplomatico africano in Italia.

Il continente africano può rappresentare per l’Italia, dalla spiccata vocazione all’export, una grande opportunità di investimento. Il nostro Paese può mettere a disposizione delle imprese africane conoscenze ed esperienze oltre che trasmettere il proprio know how. In questo modo contribuirà ad accelerare il processo di sviluppo del continente africano, come ha spiegato Mehret Tewolde: “Italia Africa Business Week ha come obiettivo primario quello di far instaurare rapporti paritari tra i partecipanti: bisogna uscire dalla logica dell’assistenzialismo e capire che l’Africa non è il futuro, ma il presente. IABW rappresenta uno spazio di comunicazione che dà la possibilità di conoscersi reciprocamente, coinvolgendo istituzioni, enti governativi e non che possono contribuire a consolidare il rapporto Italia- Africa”.

L’edizione di quest’anno avrà come focus centrale le tematiche relative alla sostenibilità, all’industria 4.0 e alle start-up innovative, offrendo due giorni di incontri mirati e conferenze organizzate per creare partenariati produttivi ad alto valore d’impresa.

“IABW non sarà solamente un forum economico, ma un momento di conoscenza, di relazioni e di cultura di impresa. Un’ottima occasione per cambiare il paradigma con il quale si pensa al continente africano”, ha sottolineato Cleophas Adrien Dioma.

Per Alessandro Amadori “Bisogna cambiare lo schema di percezione che abbiamo dell’Africa che oggi rappresenta una grande potenziale per il nostro Paese: sei delle dieci economie a maggiore crescita del mondo sono africane (Angola, Nigeria, Etiopia, Ciad, Mozambico e Ruanda, ndr). La Banca Mondiale prevede che tra il 2020 e il 2030 la sua classe media raddoppierà, superando quella indiana. E’ un grande continente in via di sviluppo che chiederà più prodotti, beni di consumo e servizi diventando quindi un ottimo terreno di investimento”.

“CNA è da sempre molto attenta alle opportunità che offre l’Africa – ha affermato Antonio Franceschini – Già da diversi anni sono stati avviati progetti e collaborazioni consolidate in Tunisia, Etiopia, Burkina Faso, Uganda, Tanzania, Angola e Mozambico. Nel sistema CNA sono presenti 12mila imprese gestite da stranieri e 2mila sono costituite da imprenditori di origine africana. Questa ‘imprenditoria della diaspora’ va valorizzata, sostenuta e formata in modo che diventi uno strumento di collegamento con il tessuto economico del Paese di origine”.

“Come CNA ci impegniamo a trovare ulteriori spunti che favoriscano la partecipazione delle nostre imprese a questa iniziativa con la certezza che solo attraverso un percorso integrato e condiviso sarà possibile dare concretezza alle reciproche opportunità. Mi auguro – ha concluso Datteri – che questo forum possa evolvere verso una piattaforma di dialogo permanente. CNA è pronta a dare il suo contributo”.

Exit mobile version