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Aumento IVA sul pellet. Altro regalo alle multiutilities del gas

Si parla tanto di energie rinnovabili, se ne tessono le lodi in quanto ci fanno risparmiare energia “tradizionale” e non inquinano, ma poi alle parole non seguono i fatti e le si tassa soltanto per fare un po’ di cassa e qualche favore alle solite lobby. Non si può certamente definire in maniera diversa l’aumento dal 10% al 22% dell’IVA sul pellet di cui il nostro Paese è il primo consumatore in Europa. Il legislatore, probabilmente, ha dimenticato che in Italia sono state installate negli ultimi anni circa due milioni di termostufe, usate sia per il riscaldamento degli ambienti che per l’acqua calda, e che il raddoppio dell’aliquota IVA avrà come unica conseguenza una forte riduzione dei consumi di pellet con automatica diminuzione delle entrate fiscali, senza contare la certa contrazione che tale decisione porterà negli acquisti di termostufe che utilizzano tale combustibile.

Ascolta l’intervista rilasciata a Radio 24 da Franco Pozzoni,  Vicepresidente Nazionale di CNA InstallazIone Impianti:

Aumento Iva sul pellet. Intervento di Franco Pozzoni, Vicepresidente Cna Installazione Impianti                                                                                                             

 

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