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Bologna, la manodopera ucraina per le imprese CNA

ucraina CNA incontra il ministro Orlando: no all’ammortizzatore sociale unico

CNA incontra il ministro Orlando: no all’ammortizzatore sociale unico

Sono circa trenta le aziende associate alla CNA disponibili ad impiegare altrettanti profughi ucraini attualmente ospitati nei centri di accoglienza e nelle famiglie bolognesi.

CNA ha inviato alle imprese bolognesi una richiesta di manifestazione di interesse e tra le risposte arrivate c’è la disponibilità verso figure quali addetti alla ristorazione, all’acconciatura, all’impiantistica, al magazzino e alla movimentazione merci, all’edilizia, alla guida di autocarri. Diverse altre aziende hanno manifestato un interesse verso “persone volenterose che vogliano imparare”, altre genericamente verso “addetti anche non specializzati”.

 “Come ormai è noto molti settori economici bolognesi lamentano una grande difficoltà a trovare manodopera. Per cui CNA ha voluto verificare l’interesse immediato delle aziende a procedere a colloqui con persone che in questo momento vivono a Bologna, fuggiti dall’Ucraina. Al Comune di Bologna invieremo l’elenco delle disponibilità delle nostre aziende, sperando che l’incontro tra domanda e offerta di lavoro possa concludersi positivamente” ha spiegato Claudio Pazzaglia, direttore di CNA Bologna.

“La nostra Confederazione – prosegue Pazzaglia – si sta impegnando molto nei confronti della popolazione ucraina, è in corso una sottoscrizione per raccogliere fondi da destinare all’accoglienza dei profughi insieme a Banca di Bologna, Bcc Felsinea ed Emil Banca. Le nostre imprese e i nostri dipendenti, così come tutto il mondo, sono rimasti colpiti dalla violenza a cui è sottoposta l’Ucraina e stanno cercando per quanto è possibile di dare una risposta, quantomeno agli ucraini che hanno scelto Bologna come rifugio”.

Diversi imprenditrici e imprenditori hanno dato anche la disponibilità ad accogliere nelle loro abitazioni profughi dall’Ucraina.

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