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Calzaturiero: dal Micam di Milano segnali positivi

Un salone pieno di speranze. Tra luci e ombre, il Micam, il Salone della calzatura di Milano appena concluso, è diventato meta anche per alcuni operatori pesaresi, una provincia da sempre votata al settore del tessile e abbigliamento e poco incline a quello della calzatura. E invece da qualche anno, cominciano a nascere anche nel pesarese – soprattutto nel settore della commercializzazione – aziende specializzate in calzature. Una testimonianza dell’accresciuto interesse nel settore, è stata anche la presenza al Micam del segretario della CNA di Pesaro e Urbino, Moreno Bordoni. “Nei padiglioni del salone – dice – si respira un clima di cauto ottimismo. Un minimo di ripresa si intravede anche se pesa ancora l’embargo della Russia sulle importazioni dall’Ue a causa della crisi ucraina. La qualità delle nostre produzioni è sempre più apprezzata all’estero ed il made in Italy ha ancora un suo fortissimo appeal, soprattutto nel settore della calzatura e soprattutto nei paesi dell’Est. Certo, le cifre non parlano ancora di vera e propria ripresa, ma i segnali sono comunque positivi”.

Sul fronte provinciale, la CNA, da sempre impegnata nel settore della moda e del tessile- abbigliamento e nelle esportazioni, registra con cautela i primi dati disponibili relativi al primo trimestre 2015.

Secondo il rapporto dell’Ice, l’Istituto per il Commercio estero, i settori in maggiore crescita a inizio anno sono alcuni di quelli che fanno parte della meccanica metallurgia, elettrodomestici, mezzi di trasporto. Ma, inaspettatamente  cresce anche l’export del tessile (7,2% in più rispetto al 2014). Cala, invece, quello dell’abbigliamento (-4,3%), soprattutto a causa del blocco russo e della stagnazione dei consumi interni”. Tuttavia il segretario della CNA è ottimista. “I dati relativi al secondo trimestre di prossima pubblicazione, dovrebbero riservarci qualche positiva sorpresa. D’altra parte le fiducia degli operatori è ricominciata a crescere”.

Tornando al Micam, Bordoni – che nella sua missione ha promosso anche la quarta edizione della sfilata organizzata a Minsk dalla CNA  – auspica una ripresa ancor più vigorosa delle esportazioni italiane. “Il nostro gusto e la qualità delle produzioni made in Italy sono l’unico argine alla concorrenza sempre più agguerrita dei paesi asiatici. Lavoreremo anche sul piano della promozione per portare sempre più aziende di qualità delle Marche e della provincia di Pesaro e Urbino all’estero, ed in particolare in Bielorussia dove siamo ormai riconosciuti e rispettati”. 

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