Individuati i dieci comuni dove realizzare i dieci cantieri-tipo per la messa in sicurezza sismica di edifici abitativi previsti dal piano Casa Italia, promosso dal governo. I progetti richiederanno una spesa media di circa 2,5 milioni l’uno, per una stima complessiva di 25 milioni di euro. «Abbiamo investito 25 milioni per sviluppare i prototipi. Non deve essere un progetto nato in laboratorio e calato dall’alto ma che nasce e cresce nelle comunità», ha detto il premier nel corso di una conferenza stampa accompagnato dall’architetto e ispiratore del progetto Renzo Piano e dal coordinatore della struttura di missione Casa Italia, Giovanni Azzone.
In ciascuno dei dieci Comuni (Catania, Reggio Calabria, Isernia, Piedimonte Matese, Sulmona, Sora, Foligno, Potenza, Feltre e Gorizia) sarà individuato un edificio pubblico residenziale abitato dove eseguire l’intervento. Intervento che si propone rigorosamente non “invasivo”, per non allontanare i residenti; e attuato senza procedure speciali, cioè, come ha sottolineato Giovanni Azzone, «evitando procedure straordinarie». Sempre secondo Azzone, si spera di poter aprire i cantieri a settembre.
Uno di questi dieci progetti sarà particolare e diverso rispetto agli altri: sarà un prototipo di scuola (primaria) «bella, sicura e aperta», ha detto sempre Azzone, che sia anche un «city center dove è possibile andare anche in caso di pericolo».
«Bisogna smettere di parlare di fatalità, in questo Paese si parla troppo spesso di fatalità. Non c’è niente di fatale nel sisma, il nostro è un Paese sismico. Non si esorcizza il sisma non parlandone, prendiamone atto». Così Renzo Piano parlando del progetto Casa Italia, che segue cinque principi guida: diagnostica, cantieristica leggera, partecipazione, sostenibilità economica ma soprattutto questo principio: «Non si devono mandare via di casa le persone, dobbiamo salvaguardare questo legame importantissimo».
Casa Italia << è uno dei progetti più ambiziosi che abbiamo in questo momento, talmente ambizioso che ha una prospettiva di lungo periodo davanti. Ed è giusto così, perché non venga vincolato a questa o quella stagione politica, ma venga insediato nelle istituzioni e nella mentalità italiana >> ha detto Paolo Gentiloni. .