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Chiusura con la premiazione del contest fotografico. Vaccarino: “Un anno all’insegna della creatività dei nostri associati”

Dragan Pavlovic, trent’anni, è il vincitore del contest fotografico “Le imprese italiane dal passato al futuro” che ha concluso oggi le celebrazioni per il 70esimo anniversario della CNA nell’auditorium della sede nazionale della Confederazione. Menzioni d’onore sono state assegnate ad Andreas Ikonomu e Vito Rizzi. Ma, come ha sottolineato Giovanni Gastel, fotografo tra i più noti e presidente della giuria del contest, “la scelta non è stata facile: ci sono arrivate centinaia di fotografie, tutte perfettamente in tema, simboli e messaggi di un passaggio epocale nel mondo dell’artigianato italiano. Un racconto partecipato, narrativo, intenso”. E la foto vincitrice, “un bianconero straordinario”, è stata scelta perché “assolve a molte funzioni, sospesa tra silenzio e suono, tra intimità della bottega artigiana e luce esterna”.

La giornata è cominciata con l’intervento del presidente di CNA Comunicazione, Andrea Nannini, e il saluto di Marirosa Toscani Ballo, nome storico dell’arte fotografica italiana. Immediatamente dopo è intervenuto il presidente nazionale della CNA, Daniele Vaccarino, che ha voluto prima di tutto ricordare come, nel corso dell’anno di celebrazioni, abbia percorso tutta l’Italia scoprendo “una creatività nei territori che riflette la creatività degli associati, partecipando a tante manifestazioni mai una uguale all’altra”. Una situazione che permette di guardare con fiducia al futuro e ai prossimi settant’anni della Confederazione. “Negli anni della crisi molte piccole imprese sono scomparse ma nel complesso – ha spiegato Vaccarino – il nostro mondo ha dimostrato una forte resilienza e continua a rappresentare una parte consistente dell’economia. La sfida che ora ci troviamo davanti, come CNA e come imprese, è quella di affrontare il cambiamento, e cavalcarlo, forti del nostro primo valore: la qualità”.

Dopo l’intervento del critico d’arte Philippe Daverio – che si è soffermato sull’evoluzione nel tempo del concetto di artigianato, anche in rapporto all’arte – un messaggio di sprone e di ottimismo ha lanciato, infine, Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA. “L’Italia è un Paese straordinario fatto di gente straordinaria – ha esordito – Dovremmo essere orgogliosi di noi stessi e, invece, larga parte dei nostri problemi derivano proprio da questa mancata consapevolezza”. Per Silvestrini, “il nostro ‘di più’ è il senso del bello”. Dobbiamo sfruttarlo per ritagliarci “il nostro spazio nel mondo globalizzato, che avremo solo se ridaremo un’anima al Paese, valorizzando i nostri punti di forza per trasformare l’Italia nel Paese della bellezza e dell’efficienza, una bellezza concreta e non contemplativa, nella quale – ha concluso Silvestrini –  l’artigianato e le piccole imprese potranno avere un ruolo propellente”.

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