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Ecco come si affrontano le sfide del futuro

Sala piena e grande partecipazione, con più di 70 imprenditori, al seminario organizzato da CNA Autoriparazione “L’autoriparatore al passo con il futuro” in occasione di Autopromotec 2017, importante fiera internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico.

Oggi il settore dell’auto vive un momento di forti cambiamenti in termini di innovazione tecnologiche che hanno forte impatto sulla diagnostica e di conseguenza sulle tecnico-riparative. Ecco allora che l’iniziativa nasce dalla necessità di accompagnare le imprese verso le sfide che il mercato ci sta imponendo. L’auto a guida assistita, l’auto connessa, l’auto elettrica e soprattutto la capacità delle imprese di innovare e di affrontare il mercato attraverso forme di collaborazione imprenditoriale, saranno i temi sui quale l’associazione intende investire, per il futuro dell’autoriparazione.

Temi che sono stati affrontati dai relatori intervenuti al seminario. A cominciare dal giornalista di Quattroruote, Davide Comunello che, ha moderato l’evento, e nell’introdurre i temi ci ha presentato qualche dato utile a contestualizzare e dare una dimensione reale delle innovazioni che occuperanno fette di mercato.

L’intervento dell’ing. Luigi Minen, di Texa, azienda leader nella progettazione, industrializzazione e costruzione di strumenti diagnostici multimarca, ci ha illustrato l’importanza che, tra i sistemi elettronici di cui attualmente sono equipaggiati gli autoveicoli, stanno ricoprendo i sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) di assistenza avanzata alla guida, assistenza al parcheggio, mantenimento della corsia e assistenza alla frenata di emergenza. Sono pronte le officine ad intervenire nella manutenzione di questi sistemi sempre più evoluti e diffusi?

L’intervento del prof. Claudio Rossi, dell’Università di Bologna, invece ha riguardato il Retrofit Concept, ovvero la trasformazione delle auto con motore endotermico, già in circolazione e vecchie circa 7/8 anni, in auto elettriche. L’università sta lavorando ad un kit di produzione industriale messo a disposizione degli autoriparatori per farà sì che l’officina possa diventare il ‘luogo di produzione’ delle auto elettriche. Il progetto presenta una differenza sostanziale, rispetto ad iniziative analoghe presenti in Italia. Si tratta infatti di un Kit integrato la cui installazione richiede quasi esclusivamente competenze meccaniche. Su questo tema la spinta che viene dall’Europa, finalizzata alla sostenibilità ambientale, è molto forte, e altri paesi si stanno organizzando.

Insomma, grandi cambiamenti opportunità che le imprese possono affrontare e cogliere solo acquisendo una competenza tecnica e un’attività di formazione continua. Ma c’è un aspetto che non va trascurato, come ha chiaramente illustrato  Omar Montanari, di MMB Software, un’azienda che progetta e distribuisce hardware e software per officine e centri di revisione, ovvero la capacità di affrontare le innovazione attraverso un cambiamento che deve essere prima di tutto culturale. Formazione e competenze tecniche da sole non bastano, è necessario creare connessioni/collaborazioni tra imprese e tra queste e i clienti. Le tecnologie informatiche sono strumenti abilitanti che dobbiamo imparare ad usare per stabilire, attraverso una comunicazione diretta e continua, un rapporto fiduciario con i propri clienti.

Non possiamo più stare fermi – la conclusione del Presidente Nazionale di CNA Autoriparazione, Franco Mingozzi, facendo riferimento soprattutto a molti giovani che erano presenti al seminario. Sono questi i temi del futuro che dovremo essere in grado di cavalcare partendo proprio dai giovani. E’ a loro che dobbiamo parlare, poiché rappresentano il futuro di questo settore e hanno tutte la capacità e le condizioni per raccogliere la sfida e vincerla.

 

 

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