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“Fondi Pnrr, create troppe aspettative. Gli strumenti siano più a misura di piccole imprese”

“Fondi Pnrr, create troppe aspettative

“Ci sono state troppe aspettative sui Fondi Pnrr. Certamente l’intervento è ambizioso, 230 miliardi di cui 70 a fondo perduto, più del Piano Marshall. Alla fine tutti hanno pensato: e per me cosa c’è? Secondo CNA è andata molto bene per gli strumenti che già esistevano (Transizione 4.0 e incentivi all’edilizia come Superbonus e Sismabonus). Si sono avute più difficoltà invece sui nuovi strumenti, quali la transizione energetica, che sono stati creati non a misura di piccole imprese, le quali invece rappresentano oltre il 90% delle aziende italiane. Inoltre, crediamo che occorra più attenzione nella destinazione di questi fondi agli enti locali e alle aree non metropolitane. CNA ha avanzato queste richieste al Governo e alle forze politiche, insieme a sostegni per le imprese che vogliono autoprodursi l’energia. Inoltre cercheremo di modificare il codice appalti favorendo l’accesso di quel mercato alle pmi, altrimenti gli appalti li vinceranno sempre le aziende che hanno uffici in grado di preparare i bandi, senza poi avere le strutture edili per poterli realizzare”.

È stato questo l’intervento di Mario Pagani, responsabile Dipartimento Politiche Industriali CNA, intervenuto al convegno organizzato da CNA Bologna a Porretta Terme su “L’Appennino bolognese che vuole crescere”. Un convegno in cui si è fatto il punto sugli investimenti e i fondi Pnrr destinati alla montagna bolognese. Un’occasione in cui la Confederazione con Mario Pagani ha ampliato il ragionamento sui Fondi Pnrr dall’Appennino a tutto il territorio nazionale.

“L’Appennino sta svoltando, guarda fiducioso al futuro perché è consapevole di vivere un momento storico, favorevole e decisivo”. Nelle parole di Silvia Bernabei, presidente CNA Area Appennino Bolognese, c’è il senso di quanto si è discusso al convegno. Un’iniziativa dedicata alla memoria di Orlando Masini, imprenditore e dirigente CNA prematuramente scomparso, a cui è stata dedicata la sede di CNA Porretta.

Come ha ribadito il presidente CNA Bologna, Antonio Gramuglia, “noi non dobbiamo pensare come deve essere aiutato l’Appennino, noi dobbiamo pensare all’Appennino come ad un’opportunità”.

“Proprio come pensava Orlando Masini – ha affermato Marco Gualandi, vicepresidente CNA Bologna – una persona che sapeva guardare avanti, una persona generosa, che tutti voi presenti a questo convegno avete conosciuto e apprezzato. Un mio caro amico”.

 

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