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Influenza aviaria l’Europa finalmente decide per la vaccinazione

Di fronte all’espandersi in tutta europea dei focolai di influenza aviaria, Bruxelles ha deciso di correre ai ripari ricorrendo alla vaccinazione. La lotta a questo virus è stata sino ad ora concentrata sui programmi di eradicazione, ricorrendo all’abbattimento di tutti gli animali sospettati di essere venuti a contatto con il virus (diversi milioni).

Una strategia vincente per molte patologie, ma che presta qualche vulnerabilità nel caso dell’influenza aviaria a causa della sua facile trasmissione e del ruolo degli uccelli selvatici per la sua diffusione.

La vaccinazione è stata relegata a condizioni di eccezionalità, in quanto non è possibile distinguere fra animali vaccinati e animali venuti in contatto con il virus. Condizione che mina alla base la strategia di eradicazione, non consentendo di riconoscere gli animali ammalati e quelli sani, ma vaccinati.

Situazione sempre piu’ grave

Come ha dichiarato il commissario europeo alla Salute e alla sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, siamo di fronte all’epidemia di influenza aviaria più grave della storia recente e i focolai in atto stanno arrecando danni enormi anche al commercio.

Per questo si è deciso di mettere mano alle norme sulla vaccinazione, armonizzandole a livello europeo per consentire la vaccinazione e stabilire le condizioni per la circolazione degli animali vaccinati e dei loro prodotti.

Le nuove norme

Le nuove norme sono pubblicate sulla Gazzetta europea del 20 febbraio e sono contenute nel Regolamento delegato Ue 2023/361.

Le norme, che entreranno in vigore il 12 marzo del 2023, integrano il Regolamento 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme per l’uso di taluni medicinali veterinari ai fini della prevenzione e del controllo di alcune malattie, fra le quali appunto l’influenza aviaria.

I commerci internazionali

Un comunicato della Commissione precisa che le indicazioni sull’impiego dei vaccini sono in linea con quanto previsto a livello internazionale dall’Organizzazione mondiale per la salute animale (Woah) e tengono conto delle nuove conoscenze scientifiche disponibili.

Nel caso dell’influenza aviaria le associazioni avicole europee (Avec – Associazione europea dei produttori avicoli, Elpha – Associazione dei Riproduttori e Incubatoi e Epb – European poultry breeders) hanno salutato con favore il ricorso alla vaccinazione per controllare l’avanzata dell’influenza aviaria. Purché non nascano ostacoli al commercio dei prodotti avicoli con i paesi terzi. Sarà fondamentale il coinvolgimento della Woah per evitare che ciò accada.

https://www.salute.gov.it/portale/sanitaAnimale/dettaglioContenutiSanitaAnimale.jsp?lingua=italiano&id=216&tab=2

https://www.izsvenezie.it/influenza-aviaria-situazione-italia-europa-h5-h5n1-2021/

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