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L’educazione dei cuochi del futuro

Le CNA provinciali di Modena, Parma e Reggio Emilia, l’Associazione Gusto Sapiens e Fondazione Reggio Children con Pause Atelier dei Sapori, insieme per un unico obiettivo: valorizzare la tradizione gastronomica emiliana attraverso i prodotti artigianali.

Un tema di grande attualità negli ultimi anni, che vede la nostra regione al primo posto in Italia per numero di prodotti DOP, IGP e STG. La vera sfida è riuscire far conoscere le materie prime e a tramandare la storia e le lavorazioni artigianali ai “cuochi del futuro”. E sono proprio questi ultimi i veri protagonisti del progetto presentato oggi a Reggio Emilia: gli allievi di cinque istituti alberghieri delle province di Modena, Parma e Reggio: Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni (Mo), Istituto Zappa – Fermi di Bedonia e Borgo Val di Taro (Pr), Istituto Motti di Reggio Emilia, Istituto Mandela di Castelnovo Monti, Istituto Corso di Correggio.

“Abbiamo ritenuto fondamentale operare in collaborazione con le scuole, che ringraziamo – ha spiegato Laisa Rinaldi, vicepresidente nazionale CNA Alimentare, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto presso il ristorante Pause – Atelier dei Sapori di Reggio Emilia – poiché facilitare l’incontro tra operatori del settore e futuri operatori è l’unico modo per coniugare tradizione e creatività, dare un contributo concreto nei percorsi di orientamento al lavoro e sostenere l’importanza dell’autoimprenditorialità. Valori che stanno molto a cuore alla nostra Associazione, impegnata attivamente in percorsi e iniziative volti a far riscoprire la bellezza e la dignità dei mestieri artigiani tra i giovani”.

E, infatti, la prima parte del progetto ha visto proprio il coinvolgimento diretto degli artigiani CNA attraverso una serie di docenze presso le classi quarte e quinte degli istituti alberghieri coinvolti, aventi per oggetto la presentazione dei prodotti tipici locali, la loro storia, il legame con il territorio, gli ingredienti utilizzati, le proprietà organolettiche e il tema della sostenibilità creativa in cucina per evitare gli sprechi di cibo.

“È stato molto bello – commenta Primo Bertagni, presidente di CNA Alimentare Modena –  portare l’educazione alimentare nelle scuole e potersi confrontare con i ragazzi che un giorno faranno il nostro mestiere. Hanno ancora tanto da imparare, ma allo stesso tempo anche noi, nonostante gli anni di esperienza, possiamo apprendere tanto da loro. Sperimentare, coniugare la tradizione del prodotto con ricette innovative e abbinamenti inusuali può essere il segreto per attirare tutti i clienti, giovani e meno giovani, italiani e stranieri. Non dobbiamo sottovalutare la potenza dei nostri prodotti all’estero e in ottica di attrazione turistica sul nostro territorio”.

Conoscenza e passione sono dunque gli ingredienti di questo progetto CNA che dopo la fase in aula, con lezioni tenute da imprenditori artigiani, passerà alla seconda fase che prevede l’organizzazione di un confronto amichevole di cucina tra gli Istituti Alberghieri coinvolti, attraverso la realizzazione di un menù degustazione che avrà per oggetto la reinterpretazione dei prodotti artigianali presentati durante le docenze effettuate in aula.

Le cinque squadre (una per ogni istituto scolastico) svilupperanno due piatti che andranno a comporre il  menù della competizione, per una platea di commensali composta da un pubblico esterno pagante che comporrà la giuria amatoriale (50 persone) ed una giuria tecnica ed istituzionale composta da chef stellati, operatori di settore, giornalisti e food blogger, referenti delle aziende sponsor o patrocinatrici, referente di Casa Artusi, chef di Pause Atelier dei Sapori, Presidenti CNA alimentare Modena, Reggio Emilia, Parma.

Data prescelta per la sfida finale, sabato 18 maggio.

 

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