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Marche, nasce la Cabina di regia per lo sviluppo delle aree del cratere sismico

Marche, nasce la Cabina di regia per lo sviluppo delle aree del cratere sismico

Marche, nasce la Cabina di regia per lo sviluppo delle aree del cratere sismico

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 31 luglio, è nata la Cabina di Regia per il rilancio turistico, culturale ed economico dei territori marchigiani colpiti dal sisma. È composta da nove membri e si avvale dell’apporto del sistema degli enti territoriali e delle associazioni di categoria. Possono farne parte, come invitati permanenti, anche tre membri della società provenienti dalle aree territoriali. Il dipartimento Casa Italia è chiamato a svolgere funzioni di segreteria tecnica, mentre alla cabina di coordinamento per la ricostruzione, costituita dal Commissario, dalle Regioni e dall’Anci, può essere richiesto di collaborare per le finalità dell’organismo.

“Ci auguriamo che la Cabina di regia entri immediatamente in funzione e che sia utile alle prospettive di sviluppo del cratere sismico – afferma il segretario di CNA Marche, Otello Gregorini –  Vogliamo capire quali rapporti potrà instaurare con la cabina di coordinamento che pure è stata investita della gestione del Fondo per gli investimenti complementari dedicato alle aree dei terremoti del 2009 e del 2016. L’elaborazione di un programma di sviluppo per i territori del sisma del 2016 è indispensabile per la ripresa duratura e solida del cratere sismico e dell’intero Centro Italia, oltre ad aiutare la finalizzazione coerente e coordinata delle ingenti risorse finanziarie a disposizione. Pensiamo non solo al Pnrr e ai 1.780 milioni di euro del Fondo complementare, ma anche ai 2.950 milioni della programmazione statale di bilancio 2021-2026 e alle risorse della nuova programmazione europea 2021-2027”.

La Cabina di regia ha il compito di elaborare un programma di sviluppo che assicuri ai territori effetti positivi di lungo periodo attraverso la valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali endogene, le ricadute occupazionali dirette e indirette, nonché l’offerta di beni e servizi connessi al benessere dei cittadini.

Tutto ciò va realizzato mediante interventi di adeguamento, riqualificazione e sviluppo delle aree di localizzazione produttiva, attività e programmi di promozione turistica e culturale, attività di ricerca, innovazione tecnologica e alta formazione, interventi per il sostegno delle attività imprenditoriali e per sostenere l’accesso al credito da parte delle imprese, comprese le piccole e le microimprese, interventi e servizi di rete e di connettività anche attraverso la banda larga per i cittadini e le imprese.

Il programma di sviluppo può essere elaborato anche avvalendosi del contributo di enti di ricerca e università.

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