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Remida day in pausa. Un’occasione per riveder il regolamento dei mercatini del riuso

La manifestazione Remida Day quest’anno si prenderà una pausa, a causa dei lavori in corso in piazzale Europa. Gli appassionati di riuso quindi dovranno rinunciare ad un appuntamento che da molti anni era entrato nella tradizione della nostra città, CNA Reggio Emilia tuttavia crede fermamente che questa possa essere un’occasione per rimettere ordine al fenomeno.

“Siamo contenti che nonostante i lavori in piazzale Europa, le attività rivolte alla cittadinanza, come i laboratori, le mostre e gli open day, possano comunque svolgersi senza problemi – commenta Annarella Ferretti, presidente di CNA Area Centro – questa infatti secondo noi è la parte di maggior rilievo del progetto che peraltro si inserisce nel contesto di riqualificazione della zona”.

È da oltre un anno che CNA Reggio Emilia pone l’attenzione di tutti i sindaci sul fatto che ormai si contino oltre 300 giornate sotto il titolo di “mercatini del riuso” in tutta la provincia. Una situazione quella venutasi a creare, anche per il poco controllo da parte delle istituzioni, oggettivamente non più tollerabile.

“Quella di Remida Day è una pausa che può e deve servire – continua Annarella Ferretti – soprattutto alla pubblica amministrazione per approfondire e rivedere in modo complessivo le modalità, la quantità e la qualità di questi mercatini del riuso, sui quali lo scorso anno come CNA abbiamo proposto un corposo e documentato dossier di denuncia. Ciò che è emerso da questa relazione è che l’inefficacia delle norme regionali hanno aperto le porte all’illegalità e alla concorrenza sleale a danno delle “vere” imprese, dei cittadini e dei consumatori. Si ritiene quindi necessario e non più rinviabile aprire un nuovo fronte di azione in questo senso”.

Dallo scorso anno le cose non sono migliorate. L’illegalità e i fenomeni di elusione fiscale continuano a moltiplicarsi. CNA quindi fa appello al Comune di Reggio Emilia, in particolare all’assessorato al commercio e alla legalità, per segnare distintamente il confine tra le imprese “vere”, che stanno alle regole, e coloro che invece vogliono commerciare senza farsi carico di tasse e contributi, sfavorendo i negozi sia del centro, sia delle periferie.

Diamo chiarezza e ordine, su base locale, alle regole regionali che hanno troppe falle e che hanno determinato la degenerazione del tema del riuso nella nostra provincia – conclude la presidente di CNA Area Centro – andando ben oltre il significato originario e la bella esperienza di Remida. Le imprese si aspettano azioni concrete di legalità ora. La programmazione dei mercatini, correggendo storture e abusi segnalati da CNA ormai un anno fa, oggi è ancora possibile, basta volerlo”.

 

 

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