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Restauratori, dagli elenchi Mibact via le discriminazioni

Restauratori fuori dal bando. Incredibile dimenticanza dei Beni culturali - Tar Lazio elenchi

Restauratori fuori dal bando. Incredibile dimenticanza dei Beni culturali I restauratori di Beni culturali sono inspiegabilmente dimenticati nel bando del 29 dicembre del ministero dei Beni Culturali “di selezione per il conferimento di incarichi di collaborazione”. Lo fa notare il portavoce nazionale dei Restauratori della CNA, Giacomo Casaril. Casaril esprime forte preoccupazione per l’assenza della figura del "restauratore" tra il personale da inserire nelle strutture periferiche del Mibact, a parziale copertura delle carenze di organico. “Il ruolo del Restauratore di Beni culturali – sottolinea Giacomo Casaril - sarà strategico per il potenziamento della capacità operativa del ministero. Nei prossimi anni dovrà infatti essere attore di uno straordinario sforzo collettivo per la ripresa del Paese, colpito dalle conseguenze economiche e sociali dell’emergenza pandemica. Non comprendiamo quindi come la vistosa dimenticanza si possa conciliare con questo obiettivo e con i provvedimenti già emanati dal ministero sull’attività dei restauratori. Oltre che con le nuove e straordinarie sfide che si apriranno con il Recovery Plan”. Le iniziative di CNA Restauratori CNA Restauratori, in stretta collaborazione con le altre associazioni di categoria, sta predisponendo un’azione congiunta. L'obiettivo è sollecitare il ministero e gli uffici competenti che sovrintendono alla definizione dell’organico affinché sia compreso nel bando un adeguato numero di figure con qualifica di "restauratore di Beni culturali", nel rispetto della normativa vigente. “Chiediamo contestualmente che nei prossimi provvedimenti venga adeguatamente riconosciuto il ruolo dei restauratori di Beni culturali. Anche con strumenti finanziari mirati. Sono liberi professionisti e imprese che svolgono un ruolo chiave, quotidianamente e capillarmente su tutto il territorio nazionale. I restauratori sono protagonisti a tutela del patrimonio artistico fra i più importanti al mondo” ha concluso Casaril.

Un’ altra grande vittoria per la CNA. Il Tar del Lazio ha accolto le ragioni della Confederazione riguardo l’annullamento della distinzione negli elenchi dei restauratori, pubblicati a dicembre 2018 sul sito del Mibact, tra i diplomati della Scuola di Alta Formazione e chi ha acquisito il titolo a valle della procedura dell’art. 182 D.lgs. n. 42/2004.

Come si legge nella sentenza del Tar:  “Se è quindi vero che il titolo di restauratore acquisito a valle della procedura di cui all’art. 182 D.lgs. n. 42/2004 è del tutto equivalente a quello acquisito, a regime, dal titolare di un diploma di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali non si vede sulla scorta di quali considerazioni logico-giuridiche il Ministero avrebbe dovuto:

  1. a) nel primo elenco, aggiungere l’annotazione circa il possesso, in capo agli associati dell’Organizzazione Restauratori Alta Formazione (cd. ORA), di un titolo di studio equivalente alla laurea;
  2. b) nel secondo elenco inserire siffatti associati insieme ai laureati;
  3. c) ovvero, addirittura, creare un elenco ad hoc, riservato esclusivamente ai diplomati S.A.F. ante DM n. 87/2009.

Trattasi di una pretesa che non ha alcun fondamento giuridico.”

Una sentenza che vede un ulteriore riconoscimento per tutti quei restauratori con qualifiche diverse dalla Saf.

“Crediamo che questa sentenza oltre a rappresentare un successo perché non crea binari separati, potrà avere valore anche negli appalti e contribuirà a definire la procedura di qualifica anche per i collaboratori restauratori”. Ha commentato Gabriele Rotini, responsabile nazionale CNA Artistico e tradizionale.

L’iter del riconoscimento dei titoli e delle qualifiche è durato per oltre vent’anni e la CNA continuerà ad adoperarsi con il Mibact per garantire la piena omogeneità di trattamento per tutti i restauratori e la valorizzazione della professione, la cui attività è fondamentale per la conservazione del patrimonio artistico italiano tra i più importanti al mondo.

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