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Risultati ottenuti per il settore agroalimentare

Nella seduta del 6 febbraio scorso,  l’Assemblea della Camera dei Deputati, con 310 voti favorevoli e 245 voti contrari, ha votato la questione di fiducia sull’approvazione senza emendamenti ed articoli aggiuntivi del decreto-legge  n. 135/2018, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione,  nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato.

Sul testo approvato segnaliamo come CNA Agroalimentare luci ed ombre, nel senso che in questo decreto potevano essere inserite altre norme di semplificazioni, oltre a quelle sull’abrogazione dei registri del burro, degli sfarinati e delle sostanze zuccherini, ed invece tra le semplificazioni “parziali”, vi è un adempimento ulteriore con l’approvazione dell’articolo 3bis che prevede in materia di fatto un adempimento ulteriore per gli Operatori del Settore Alimentare, che facendo riferimento all’art.39 del regolamento europeo 1169/2011 pone l’obbligo dell’indicazione in etichetta dell’origine dell’alimento ( non già degli ingredienti). Creando ulteriore confusione con il regolamento europeo 775/2018 che disciplina l’art.26.3 del medesimo regolamento europeo e che si applicherà dal 1 aprile 2020. Ciò che non viene considerato è che la media degli addetti del settore agroalimentare è 3.3 per azienda e questi continui interventi nazionali, in materia di competenza dell’Unione Europea crea confusione alle imprese su ciò che devono effettivamente rispettare e anche alle autorità preposte al controllo. Per gli artigiani e le PMI diventa difficile rispettare le normative quando non sono chiare o si prestano a confusione.Siamo tutti convinti della tutela del FOOD MADE IN ITALY, della sua promozione nel mondo, e della corretta informazione al consumatore, ma all’interno di un quadro giuridico certo e non viziato da ideologismi, perché per le aziende l’ideologia non fa quadrare il conto economico.

Per chiarezza alleghiamo una scheda dei provvedimenti con particolare riferimento al settore agroalimentare.

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